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Opera d'arte Mosè salvato dalle acque di Zambelli Damiano detto Fra' Damiano da Bergamo (1490 ca./ 1549), a Bologna

L'opera d'arte Mosè salvato dalle acque di Zambelli Damiano detto Fra' Damiano da Bergamo (1490 ca./ 1549), - codice 08 00026756 di Zambelli Damiano detto Fra' Damiano da Bergamo (1490 ca./ 1549), si trova nel comune di Bologna, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, sagrestia, cappella, armadio parete sinistra, corpo superiore
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledecorazione a intarsio, elemento d'insieme
soggettoMosè salvato dalle acque
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00026756
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, BO, Bolognap.zza S. Domenico, 13
contenitorechiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, sagrestia, cappella, armadio parete sinistra, corpo superiore
datazionesec. XVI ; 1530 - 1535 [documentazione; bibliografia]
autoreZambelli Damiano detto Fra' Damiano da Bergamo (1490 ca./ 1549),
materia tecnicalegno/ intarsio
misurealt. 95, largh. 54,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.)
dati analiticiTarsia con legni tinti e cristalli di gesso. In primo piano a sinistra un gruppo di cantori e musici; nel fondo a sinistra un fiume con pescatori e una donna che ritrova la cesta contenente Mosè. A destra il piccolo è in braccio a un'ancella, dietro è la regina, con altre donne e diverse figure. Alla destra, a media altezza, si alza un edificio con loggiato: un ragazzo porta frutti a una donna. Nel fondo, monti, alberi e, a sinistra, una cittadella fortificata.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheE' una delle tarsie che componevano la spalliera eseguita tra il 1530 e il 1535 per la cappella gotica della tomba del Santo. Per il rifacimento della cappella la spalliera fu smembrata nel 1597; nel 1662 le tarsie, ridotte di dimensioni, furono adattate ai due armadi commissionati da Sante degli Usberti. Ogni armadio presenta otto tarsie: quattro nel corpo inferiore e quattro in quello superiore, illustranti rispettivamente Storie di san Domenico ed episodi del Vecchio Testamento. P. Venturino Alce, cui si debbono le più ampie ricerche, ha dimostrato che la collocazione attuale non segue strettamente l'ordinamento originale e ha recuperato la connessione fra gli episodi. In origine la spalliera aveva diciotto riquadri: una coppia di tarsie è andata, dunque, perduta. Di questa tarsia esiste una replica nel coro di San Lorenzo di Genova (1540) eseguito da fra Damiano e Gian Francesco Zambelli. Presso il Metropolitan Museum di New York, inoltre, esiste una tarsia firmata da fra Damiano rappresentante Mosè salvato dalle acque eseguita nel 1534 su cartone di Vignola e su commissione di Francesco Guicciardini, allora governatore di Bologna.
bibliografiaAlce V.( 1950)pp. 3-23; Alce V.( 1969)pp. 55, 133-138, 311-316; D'Amato A.( 1988)v. II pp. 643-644
definizionedecorazione a intarsio
regioneEmilia Romagna
provinciaBologna
comuneBologna
indirizzop.zza S. Domenico, 13
ente schedatoreS08
ente competenteS08
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Varignana F.; Funzionario responsabile: D'Amico R.; Trascrizione per informatizzazione: Sabbatini S. (1997); Aggiornamento-revisione: Sabbatini S. (1997), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Orsi O. (2006), Referen
anno creazione1984
anno modifica1997; 2006
latitudine44.489800
longitudine11.343435

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