immagine | - immagine non disponibile - |
bene culturale | soffitto dipinto |
soggetto | motivi decorativi a grottesche |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00293133 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso) |
contenitore | palazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, scrittoio attiguo alla camera del Signor Giovanni, soffitto |
datazione | sec. XVI ; 1558/11/05 - 1561/06/00 (ante) [documentazione] |
ambito culturale | bottega toscana, parziale esecutore(analisi stilistica) |
autore | Vasari Giorgio (1511/ 1574), |
materia tecnica | legno/ intaglio/ doratura/ pitturatavola/ pittura a olio |
misure | largh. 245, lungh. 320, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Firenze |
dati analitici | Riquadri, mensole.Decorazioni: cavalieri; baccellature; foglie d'acanto; treccia; fiori; motivi vegetali; putti; testine; cartelle; cartocci; modanature. |
notizie storico-critiche | Questo ambiente è fornito di un'ampia documentazione che ne ricorda con esattezza l'esecuzione comprendente gli arredi ora perduti, "armari, deschi, ed altre appartenenze" e il pavimento probabilmente "a nostra terra", pagato a Santi di Michele Buglioni in data antecedente al giugno 1560 (Marquad). A questo termine lo scrittoio può considerarsi completato. La datazione dello stanzino è anche da mettere in relazione alla non presenza di Marco da Faenza, attivo invece nelle stanze vicine, che fu lontano da Firenze dal luglio 1558 (Cecchi, 1977, II). In origine vi era anche una finestra a vetri (Vasari), successivamente murata dai lavori di risistemazione della facciata su via de' Leoni, eseguiti su progetto di Bartolomeo Ammannati per Ferdinando I (Lensi Orlandi, Cecchi). Il soffitto ligneo è l'unica parte rimasta dello stanzino. Vasari vi scelse una generica decorazione a rosette, putti e cartelle con cavalieri che si affrontano, a commento delle imprese militari di Giulio Cesare,raffigurato al centro del soffitto, che allude a Cosimo stesso. Probabilmente alla doratura delle parti strutturali è riferibile la notizia di Vasari nella lettera al duca del 16 febbraio 1560, che lo informa sullo stato dei lavori precisando che "manca allo scrittoio...il metterlo tutto a oro". L'esecuzione di questi ornamenti è da attribuire alla bottega. |
committenza | De' Medici Cosimo I granduca di Toscana (1555 ca.) |
bibliografia | Bargellini P.( 1968)p. 161; Lensi Orlandi G.( 1977)p. 191; Cecchi A.( 1977)fasc. 323; Allegri E./ Cecchi A.( 1980)p. 161, n. 32 |
definizione | soffitto dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | L. 41/1986 |
ente competente | S128 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Frulli C.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Reggioli C./ Orfanello T. (1998); Aggiornamento-revisione: Reggioli C. (1998), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Orfanello T. (1999), Re |
anno creazione | 1988 |
anno modifica | 1998; 1999; 2006 |
latitudine | 43.779926 |
longitudine | 11.245030 |