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bene culturale | dipinto |
soggetto | motivi decorativi architettonici |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00836140 |
localizzazione | ITALIA, Toscana, LU, Luccavia Vittorio Emanuele II |
contenitore | chiesa, conventuale, Chiesa di S. Caterina, via Vittorio Emanuele II, andito destro, pareti |
datazione | sec. XVIII secondo quarto; 1738 (ca) - 1743 (ca) [bibliografia; contesto] |
autore | De Santi Bartolomeo (1700 ca./ 1755), |
materia tecnica | intonaco/ pittura a fresco |
misure | cm, alt. 270, largh. 245, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Lucca |
dati analitici | In alto cornicione modanato con mensoline sagomate, due sovrapporte definite da volute fogliate. Sugli stipiti e sulla sovrapporta a destra ci sono decorazioni con riquadri e tre motivi a volute includenti valva di conchiglia. Sopra la porta d'entrata lunetta con vaso di fiori rosa entro robusta cornice a volute modanata. L'affresco è ritoccato a tempera.Decorazioni: mensole, cornici, riquadri, vaso di fiori. |
notizie storico-critiche | La chiesa settecentesca di S. Caterina, annessa al Convento dell'Ordine Terziario Domenicano e progettata a pianta ovale dall'architetto Francesco Pini, fu edificata a partire dal 1738 sopra una precedente costruzione del 1575, di cui è impossibile ipotizzare l'assetto originario per mancanza di notizie. La bibliografia e la guidistica locale hanno tramandato il 1748 come anno di consacrazione della chiesa in base a una non corretta lettura dell'iscrizione sulla controfacciata; i recenti lavori di restauro, infatti, hanno permesso di individuare la data 1743 in luogo del 1748 come anno della consacrazione; di conseguenza si ipotizza che la fine dei lavori di costruzione della chiesa sia avvenuta qualche anno prima rispetto a quanto si pensava in precedenza. La chiesa e il convento di S. Caterina furono oggetto delle soppressioni napoleoniche del Governo Baciocchi nel 1806 a seguito delle quali il convento, divenuto di proprietà pubblica, fu destinato a caserma, le suore furono spostate al convento dell'Angelo e non fecero più ritorno a Santa Caterina. Sotto i Borboni, nel 1818, gli ambienti del convento furono destinati all'Ospizio degli Invalidi, una sezione dell'ente Ospedali e Ospizi di Lucca, e la chiesa fungeva da cappella. La proprietà degli ambienti conventuali e della chiesa è rimasta a Ospedali e Ospizi per passare poi in anni recenti al Comune di Lucca. La chiesa è conosciuta come “Chiesa delle Sigaraie” perchè le donne che preparavano a mano i celebri sigari “toscani” avevano l’abitudine di recarvisi a pregare prima di andare alla Manifattura Tabacchi, situata di fronte. |
bibliografia | Barsotti G.( 1923)p. 326; Belli Barsali I.( 1988)p.121; Betti P.( 2007)pp. 185-272 |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Lucca |
comune | Lucca |
indirizzo | via Vittorio Emanuele II |
ente schedatore | S122 |
ente competente | S122 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Bonuccelli L.; Funzionario responsabile: d'Aniello A. |
anno creazione | 2012 |
latitudine | 43.842136 |
longitudine | 10.499104 |