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bene culturale | soffitto dipinto, complesso decorativo |
soggetto | motivi decorativi vegetali |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00211055 - 0 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, TorinoNR (recupero pregresso) |
contenitore | villa, museo, Villa della Regina, Compendio di Villa della Regina, NR (recupero pregresso), Piano secondo, sovra l'Appartamento del Re, Camera, e Camerino sovra l'Anticamera verso Levante - 60: soffitto |
datazione | sec. XVII ; 1670 (ca.) - 1680 (ca.) [analisi stilistica] |
ambito culturale | ambito piemontese, esecutore(analisi stilistica) |
materia tecnica | legno/ intaglio/ pitturacarta/ pittura a tempera |
misure | m., largh. 6.40, lungh. 7.85, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Il soffitto dell'ambiente è costituito da travi di sostegno parallele alle pareti nord e sud dipinte sui tre lati visibili con motivi decorativi geometrici e floreali; da trentanove travetti (suddivisi in tre file da tredici elementi) paralleli alle pareti est ed ovest dipinti con motivi a traforo bianchi e neri e da tavolette lignee di dimensioni variabili a cui sono incollate carte dipinte con motivi floreali raffiguranti un giglio stilizzato circondato da racemi e perle bianche su fondo dorato.Decorazioni. |
notizie storico-critiche | In seguito alla tramezzatura dell'ambiente, attestata sino all'ultimo quarto dell'Ottocento, il soffitto era stato occultato da una copertura a volta, rimossa negli anni '90. Alle travi di sostegno originarie erano state affiancate, in un momento successivo all'esecuzione, coppie di altre travi che impedivano di vedere le decorazioni laterali e che sono dunque state rimosse durante l'ultimo restauro (risultano visibili nella foto eseguita durante il primo smontaggio del soffitto avvenuto nel 1996, in particolare nella veduta d'insieme PP 7333). Il soffitto dell'ambiente è stato sottoposto ad un primo intervento nel 1996, a seguito delle precarie condizioni di conservazione: le parti lignee sono state smontate per effettuare la disinfestazione e le prime operazioni di pronto intervento; le carte applicate sono state rimosse, fotografate e consolidate (l'intervento, eseguito da Costantino Savio per le carte e da Kristine Doneux per le componenti lignee è stato presentato in C. Mossetti, a cura di, 1997, pp. 156-158). Queste ultime si sono conservate in maniera frammentaria e sono state ricollocate sulle tavolette antiche di sostegno che si sono reperite e restaurate, raggruppandole in una sola zona del soffitto (angolo nord-ovest), mentre per le porzioni mancanti sono state approntate e poste in loco tavolette di rifacimento. Durante l'ultimo intervento di restauro si è anche evidenziato come anche alcuni dei travetti siano verosimilmente frutto di rifacimento (probabilmente in numero di 6). Il restauro delle carte ha poi permesso di comprendere come il disegno risulti eseguito a mano libera sulla base di un modello prestabilito. La decorazione del soffitto, con travi dipinte e carte applicate a motivi floreali è stilisticamente vicina a quella della stanza attinente (61) ed è riconducibile cronologicamente all'esecuzione del fregio dipinto, come testimonia la presenza sulle pareti nord e sud di una fascia dipinta sovrastante la quadratura che riproduce lo stesso motivo dei travetti paralleli alle pareti est ed ovest. Come evidenziato anche per il fregio si riscontrano analogie con la tipologia di soffitti presente nei locali al secondo piano di Palazzo Bruni (già Roero di San Severino) a Chieri, anche se le precarie condizioni conservative di questi ultimi e la scarsa documentazione fotografica rendono difficile il confronto: i motivi decorativi visibili sulle travi della residenza chierese sono comunque simili, anche se non esattamente coincidenti con quelli visibili in questo ambiente. Inoltre i cassettoni di Palazzo Bruni sono dipinti e non decorati da carte applicate: questa tipologia decorativa trova invece un importante riscontro nel torinese Palazzo Marolles, nel quale i soffitti a cassettoni di due ambienti sono decorati con carte dipinte e dorate recanti motivi floreali alternati alle iniziali di Vittorio Amedeo II (per la segnalazione di questi ambienti si veda C. Mossetti, a cura di, Villa della Regina. Diario di un cantiere in corso, Torino 1997, p. 60 e nota 28). Il palazzo, di proprietà di Madamigella di Marolles, è un termine di confronto significativo anche per i comprovati rapporti della proprietaria con l'entourage della principessa Ludovica, chiarendo l'uso di soluzioni decorative improntate ad un gusto comune. |
bibliografia | Mossetti C.( 1997)pp. 156-158 |
definizione | soffitto dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Martinetti S.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Manchinu P. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2007 |
anno modifica | 2007 |
latitudine | 45.071707 |
longitudine | 7.678011 |