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Opera d'arte motivi decorativi vegetali a Arezzo

L'opera d'arte motivi decorativi vegetali - codice 09 00260040 si trova nel comune di Arezzo, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Palazzo Bruni Ciocchi, Via S. Lorentino, 8, Museo Statale d'Arte Medievale e Moderna, depositi
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bene culturalepiatto
soggettomotivi decorativi vegetali
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00260040
localizzazioneItalia, Toscana, AR, ArezzoVia S. Lorentino, 8
contenitorepalazzo, museo, Palazzo Bruni Ciocchi, Via S. Lorentino, 8, Museo Statale d'Arte Medievale e Moderna, depositi
datazionesecc. XIX/ XX fine/inizio; 1890 (ca.) - 1910 (ca.) [analisi stilistica]
ambito culturalebottega pesarese(analisi stilistica)
materia tecnicamaiolica
misuremm., alt. 37,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Arezzo
dati analiticiPiatto fondo da parata in maiolica dipinta in azzurro su smalto turchino. La tesa è spenta con ampio cavetto. L'ornato a punta di pennello che evoca la tecnica del bianco sopra bianco con effetto di forma un tralcio vegetale sottile in mezzo alla tesa e in racemo a spirale al centro. Il verso è smaltatati con tre punti di contatto in cottura e poggia su listello. La foggiatura del pezzo è irregolare, con abbassamento della parete.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheIl pezzo ripropone la tipologia delle maioliche turchine della prima metà del Seicento attribuite a Faenza, ma recentemente in parte restituite a Castelli. È probabile opera, consuetamente non marcata, di Ferruccio Mengaroni (1875-1925) nato a Pesaro, formatosi nella Manifattura Molarono di Pesaro e presso gli Antonibon a Le Nove di Bassano; imparati i segreti della maiolica il giovane riprodusse per Molaroni i migliori esemplari della Collezione Mazza del quale il pezzo qui studiato faceva parte. Premiato nel 1908 alla Mostra nazionale delle Ceramiche di Faenza per il Tondo con La Madonna del Melograno da Botticelli e per il Trionfo di Cesare del Mantegna (ora a Pesaro, Musei Civici) l'artista si impose in seguito per le proprie creazioni. La produzione turchina di Castelli d'Abruzzo è stata recentemente indagata in De Pompeis nn. 566 e 575 e le imitazioni ottocentesche potevano provenire anche da Faenza, anziché da Pesaro.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, AR, Arezzo, AREZZO
definizionepiatto
regioneToscana
provinciaArezzo
comuneArezzo
indirizzoVia S. Lorentino, 8
ente schedatoreS04
ente competenteS04
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Fuchs D. C.; Funzionario responsabile: Casciu S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Bernardini E. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bernardini E. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1992
anno modifica2006
latitudine43.462177
longitudine11.877183

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