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bene culturale | decorazione |
soggetto | motivi decorativi vegetali, antropomorfi e zoomorfi |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00293410 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenze, CastelloNR (recupero pregresso) |
contenitore | villa, Villa Medicea di Castello, Villa e giardino medicei di Castello, NR (recupero pregresso), Giardino, Grotta degli animali, volta |
datazione | sec. XVI ; 1565 (ca.) - 1580 (ca.) [bibliografia] |
ambito culturale | ambito fiorentino(bibliografia) |
materia tecnica | conchigliastucco/ pitturapasta vitrea/ mosaico |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Volta a padiglione con tondo centrale con pigna, vele angol ri a losanga, vele laterali trapezoidali con mascheroni, tutte bordate da cornici di spugne applicate con ferri e ornati da mosaici di conchiglie e ciottoli applicati su malta colorata.Decorazioni: mascheroni; volute; motivi a archi concentrici; frutti; motivi fitomorfi e zoomorfi; corona granducale. |
notizie storico-critiche | Il parato rustico della grotta degli animali e' tra gli esempi più' belli di questo tipo di decorazione, nata in epoca manierista in ambito fiorentino e sviluppatasi nei secoli successivi soprattutto in relazione all'architettura dei giardini (a Firenze l'altro grande esempio e' fornito dalla grotta grande di Boboli). La grotta di Castello nella sua forma attuale non rispecchia il primitivo progetto dato dal Tribolo, direttore dei lavori del giardino di Castello dal 1538 al 1550, anche se la struttura architettonica fu amata già' negli anni 1545-50. La configurazione della grotta come luogo di incontro tra natura e artificio, ricca di acque e di sculture policrome di animali, si deve probabilmente ai prosecutori del lavoro del Tribolo i suoi seguaci diretti (tra i quali Antonio Lorenzi, Davide Fortini e Zanobi Lastricati) o forse al Vasari, amico del Tribolo e suo successore alla direzione dei lavori di Castello dal 1554 al 1574. Il parato rustico della volta fu l'ultimo intervento alla struttura (gli animali furono eseguiti sino agli anni '80) ed e' certamente posteriore al 1569, per la presenza tra gli ornati della corona granducale, concessa in quell'anno a Cosimo I. La decorazione della grotta si completa col pavimento acciottolato, con figure di cigni e di piante acquatiche, da cui sgorgavano segreti zampilli d'acqua. I materiali usati per il parato, spugne, stalattiti, conchiglie, ciottoli di fiume, stucco poli cromo, vetro, giocano sull'inganno artificio-natura, attraverso anche l'utilizzo raffinato dei giochi d'acqua, che inumidiva le superfici facendovi crescere la vegetazione e rendendole lucide. Facile preda del degrado, soprattutto a causa dell'umidita' e della decoesione delle malte e dei ferri di supporto, il parato della grotta fu fortemente reintegrato dopo il 1764 e probabilmente più' volte negli anni successivi. La sostituzione recente del cemento alle malte antiche ne ha accelerato il distacco. |
committenza | Cosimo I, granduca di Toscana (1537) |
bibliografia | Vasari G.( 1878-1885)V. VI, pp. 71-85, 121-122; Giardini Chimera( 1989)pp. 44-45; Montaigne M. de( 1956)pp. 87-88, 187; Chatelet-Lange A.( 1968); Zangheri L.( 1971); Natura artificio( 1981)pp. 115-157; Giardino storico( 1981)pp. 147-163 |
definizione | decorazione |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
localita | Castello |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | L. 41/1986 |
ente competente | S417 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Casciu S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Gavioli V. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Gavioli V. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1990 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.779926 |
longitudine | 11.245030 |