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bene culturale | pendola da tavolo, opera isolata |
soggetto | motivi decorativi vegetali con putti alati |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00210332 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, Torino |
datazione | sec. XIX secondo quarto; 1825 - 1849 [analisi stilistica; bibliografia] |
ambito culturale | manifattura piemontese(analisi stilistica; bibliografia) |
materia tecnica | legno/ intaglio/ verniciaturametallo/ cesellatura/ fusione/ doratura/ smaltaturalegno di pero |
misure | alt. 50.5, largh. 13, lungh. 25, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
dati analitici | Cassa verniciata di colore nero, a tempio o a struttura architettonica. Quattro colonnette lisce laterali sostengono l'architrave con fregio a festoni di frutti ed elementi floreali stilizzati. Basi, capitelli, ghiera del quadrante, decorata con onda di foglie di acento, in metallo assemblati ed applicati alla cassa. Sul basamento, a forma di parallelepipedo, è applicato un fregio di metallo dorato con un putto alato, motivi vegetali ed uccelli alle estremità. La cassa poggia su quattro piedini a sezione circolare. Quadrante in metallo operato dorato con ore in numeri romani dipinte in nero e schema circolare per i minuti; lancette a occhio. Pendolo decorato con grande lente sbalzata con decoro a conchiglie e fiore centrale, regolabile a vite sotto il decoro a cigni stilizzati. Movimento: tipo Parigi.Soggetti profani. Figure: putto. Animali: cigni. Fiori. |
notizie storico-critiche | L'oggetto è documentato dalla seconda metà del XX secolo presso l'Istituto Provinciale dell'Infanzia, ma, l'assenza di precedenti etichette, impedisce di verificarne la ulteriore provenienza, o dagli arredi di palazzo Dal Pozzo, o dalla dotazione della clinica Sanitrix, o da eventuali donazioni. Ad una analisi stilistica l'orologio a pendolo da tavolo presenta caratteristiche tipiche degli esemplari prodotti tre il terzo ed il quarto decennio dell'Ottocento: il colore ebanizzato del legno, l'applicazione di fregi in bronzo dorato, ancora memori degli stilemi neoclassici, e la caratteristica struttura architettonica. L'assenza di marchi di bottega, normalmente dipinti sul quadrante, non permette di individuare con certezza il luogo di produzione, probabilmente francese; è bene ricordare, inoltre, che esemplari del tipo in esame erano largamente diffusi anche a Torino, forniti dalla Musy e Fils, come testimoniano i numerosi esemplari conservati nelle residenze sabaude, non solamente piemontesi, P. San Martino, scheda n. 133, G. Brusa schede nn. 134, 135, in G. Brusa, A Griseri, S. Pinto (a cura di, Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, catalogo della mostra (Torino, Palazzo Reale, 1988), Milano, 1988, pp. 328-330; L. Dell'Aglio, scheda, in M. Rosa (a cura di), L'appartamento di Umberto I. Villa Reale di Monza, Milano, 1994, p. 66. |
bibliografia | Brusa G./ Griseri A.( 1988)pp. 328-330, nn. 133-135; Rosa M.( 1994)p. 66 |
definizione | pendola da tavolo |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
ente schedatore | TO |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Facchin L.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2003 |
anno modifica | 2007 |