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bene culturale | dipinto, complesso decorativo |
soggetto | motivi decorativi vegetali con putti, sibille,Madonna annunciata e angelo annunciante |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 08 00047119 |
localizzazione | Italia, Emilia Romagna, BO, Bolognapiazza Rossini, 2-Bologna-40124-Bologna (BO) |
contenitore | chiesa, Chiesa di S. Giacomo Maggiore, piazza Rossini, 2-Bologna-40124-Bologna (BO), parete sinistra, sopra settima cappella |
datazione | sec. XVI ; 1540 (ca.) - 1540 (ca.) [bibliografia] |
autore | Aspertini Amico (1475 ca./ 1552), |
materia tecnica | intonaco/ pittura |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.) |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: sibille; putti. |
notizie storico-critiche | Solo nel 1983, in seguito ad una campagna di restauri, si è potuto liberare da pesanti ridipinture del XVII secolo, il fregio, i pennacchi e i due tondi sovrastanti la cappella Bonasoni, scoprendo che le affermazioni della storiografia antica (Lamo e poi Vasari) che citavano Amco Aspertini come autore delle decorazioni della cappella, erano più che fondate. Il recupero critico di quest'opera si deve a Faietti (1984), che, in assenza di una documentazione specifica, sulla base dell'analisi stilistica, stabilisce una calzante cronologia dell'opera. In questo senso il concetto guida è il rapporto tra Aspertini e l'opera di Michelangelo, evidente nelle due sibille dei pennacchi dove l'anatomia, la postura, come pure i tratti del viso, ricordano le figure della volta Sistina. Ciò sta a indicare una fresca impressione dell'opera, resa possibile da una viaggio a Roma (il secondo, poichè il primo si era consumato ai primissimi anni del secolo) probabilmente compiuto tra il 1535 e il 1540. Non è solo Michelangelo l'ispirazione di Aspertini: basti vedere il fregio a volute abitate che corre lungo la cornice dov'è evidente la derivazione da un motivo molto frequentato dai repertori antiquari quattrocenteschi e trattato da Aspertini con una forte carica innovativa: le anatomie potentemente plastiche e dinamiche piegano la decorazione classica ad una interpretazione espressiva. In una parola è evidente anche in questo caso l'eterodossia di Aspertini rispetto ai canoni coevi. Un linguaggio, il suo, modellato secondo una ricerca individuale ma altrettanto cara al milieu intellettuale bolognese della fine Quattrocento/ inizio cinquecento, gravitante attorno allo Studio. |
bibliografia | Faietti M.( 1984)pp. 34-38; Faietti M.( 1990)pp. 135-137 |
definizione | dipinto |
regione | Emilia Romagna |
provincia | Bologna |
comune | Bologna |
indirizzo | piazza Rossini, 2-Bologna-40124-Bologna (BO) |
ente schedatore | S08 |
ente competente | S08 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Orsi O.; Funzionario responsabile: Stanzani A.; Trascrizione per informatizzazione: Orsi O./ Majoli L. (1997); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Orsi O. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1996 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 44.495215 |
longitudine | 11.348833 |