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bene culturale | vaso da fiori, elemento d'insieme |
soggetto | motivo decorativo floreale |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00039486 - 3 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, TorinoPiazzetta Reale |
contenitore | reggia, museo, Palazzo Reale, Piazzetta Reale, Museo di Palazzo Reale, primo mezzanino, sala 2, armadio 6, scaffali B-D, inv.: C86/ II 6B-D 310/ 1-138 ( già sala 1, armadio 8, scaffale B) |
datazione | sec. XVIII fine; 1790 - 1799 [iscrizione]; sec. XIX primo quarto; 1800 - 1820 (ca.) [iscrizione] |
autore | Manifattura Imperiale di Vienna (notizie 1717-1864), |
materia tecnica | porcellana/ pittura/ doratura |
misure | alt. 23.8, largh. 24, diam. 9.8, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Il servizio si compone di: n. 85 piatti da coltello; n. 22 piatti da zuppa; n. 4 compostiere quadrate; n. 4 compostiere ovali; n. 4 piatti tondi da cucina; n. 4 canestri per frutta tondi; n. 4 canestri per frutta ovali; n. 1 compostiera con sottopiatto fisso e coperchio; n. 4 geliere con anima e coperchio; n. 3 vasi per fiori; n. 3 rinfrescatoi per bicchieri. Fondo bianco; bordo dipinto a rose rosa con fogliame verde, accostato a motivo ondulato e fregio a palmette in oro dipinto a rilievo.Decorazioni. Fiori.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: marchio, Qualificazione: fabbrica, Identificazione: Manifattura imperiale di Vienna, Posizione: verso di tutti i pezzi, Descrizione : Scudo in blu sotto coperta, |
notizie storico-critiche | Il servizio è registrato nell'inventario del 1871 della Palazzina di Caccia di Stupinigi con un numero di pezzi uguale a quello attuale salvo che per i piatti da coltell, originariamente 98. Era l'unico servizio da tavola presente nell'inventario insieme con uno di produzione nazionale decorato con un semplice filetto dorato, il che lascia supporre che fosse destinato alle occasioni di rappresentanza. Le notizie che seguono sono contraddittorie: una nota in data 30 gennaio 1893 sull'inventario di Stupinigi del 1882 informa che tutti i pezzi furono "venduti per ordine di S. M. il Re" (bolletta n. 9), ma lo stesso giorno risultano caricati nell'inventario "Argenti Vasellame D. C" di Torino, tra le aggiunte posteriori alla chiusura dello stesso avvenuta il 25 maggio 1882 (bolletta n. 10). Si tratta evidentemente di un errore nell'inventario di Stupinigi: il servizio non fu venduto ma solo trasferito a Torino nel 1893. Si noterà che negli inventari di Torino il servizio non sia registrato come tale, bensì genericamente come "Porcellane della Fabbrica di Vienne" nel 1882 e addirittura tra gli "Oggetti sparigliati" nel 1911: evidentemente i pezzi, troppo poco numerosi per costituire un servizio, erano adoperati variamente insieme con altri oggetti per allestire le tavole. Si tratta di un tipico esempio di raffinata produzione del periodo sotto la direzione del barone Konrad von Sorgenthal (1784-1805), caratterizzata da forme classicheggianti e dalla decorazione in oro dipinta a rilievo. Le medesime forme a urna e la lavorazione a canestro si ritrovano in un servizio da tavola con ghirlande di pampini del 1800 circa, conservato all'Osterreichisches Museum fur angewandte Kunst di Vienna ( inv. Ke 7050) e nei noti pezzi del cosidetto " Dietrichstein Service", eseguito negli ultimi anni deòl XVIII secolo ( Omak, inv. Ke 8019-8025; cfr. W. Neuwirth, Wiener Porzellan. Original, Kopie, Verfulschung, Falschung, Wien 1979, p. 411, fig. 490; AA:VV:, Wiener Porzellan 1718-1864, catalogo della mostra, Wien, s.d. ma 1971, p. 168, nn. 633-634); due canestri per frutta identici, datati 1793, appartenevano alla collezione Mayer di Vienna (cfr. O. Von Falke - J. Folnesics, Wiener Porzellan Sammlung Mayer, Wien 1928, n. 266). La tecnica del Reliefgolddekor, già in uso a Sèvres, venne perfezionata da Josef Leithner e Georg Perl tra il 1770 e il 1780, diventando una delle peculiarità della Manifattura viennese nell'ultimo decennio del XVIII secolo e nei primi anni del XIX . Essa consiste nella ripetuta sovrapposizione di piccoli tocchi di pennello sull'oro cotto e pulito, fino ad ottenere i caratteristici puntini a rilievo. La maggior parte dei pezzi che compongono il servizio è datata tra il 1798 e il '99, l'oggetto più antico è la compostiera con coperchio e sotto piatto, del 1795; alcuni piatti da coltello, che presentano una pasta meno sottile e sonora, recano l'indicazione dell'anno 1807 e una del 1820. Una geliera pare ancora più tarda: a differenza di tutti gli altri pezzi che presentano sul verso la marca dipinta in blu sotto coperta, questa reca lo scudo fasciato impresso nella pasta secondo la consuetudine prescritta dal direttore Scholz nel 1827 e in uso fino al 1870 circa.Tra gli autori della decorazione dipinta, stilisticamente molto omogenea, l'unico identificabile è Josef Hinterberger senior, documentato dal 1772 al 1828 tra i Kurrentblumenmaler, che costituivano il rango più basso nella categoria dei pittoridi soggetti floreali. Nelle liste pubblicate da Waltraud Neuwirth il numero -sigla di Hinterberger risulta essere con certezza l'86 dal 1783 all'87 e dal 1812 al '28, ma è probabile che sia stato lo stesso durante tutto il periodo di attività della Manifattura, dal 1772 al 1828 ( cfr. W. Neuwirth, op. cit., 1979, pp. 555-581). A Hinterberger sono attribuite anche una tazzina a forma di urna con coperchio e piattino conservata al Museo delle Porcellane di Firenze, datata 1795 ( inv. A:c.e.1911, n. 93 come risulta dalla scheda SBAS FI redatta in preparazione del catalogo da S. Tabakoff, 1973). e due analoghe tazze del 1797 appartenenti alla collezione Bloch -Bauer di Vienna (cfr. R. Ernst , Wiener Porzellan des Klassizismus, Wien 1925, p.58, n. 212, tav. XXVIII), tutte e tre interamente dorate e decorate con rose sparse molto simili a quelle del servizio in oggetto. Il decoro con bordo a rose e il fregio a palmette ebbe grande favore nella Manifattura tanto da rimanere in produzione fino alla metà dell'800. Esso compare su un servizio da caffè dell'Omak costituito da una lattiera, una zuccheriera di forma neoegizia e 17 tazze cilindriche col piattino, la cui date vanno dal 1794 ( la lattiera) al 1851 circa (tazze). Sui pezzi più tardi le pitture presentano colori più vivaci e tratti più corsivi, il che denota il progressivo decadimento della produzione nel corso del XIX secolo (cfr. AA.VV. op. cit., pp. 106-107, n. 168). Ricorre anche su una tazza da caffè della collezione Mayer del 1798 ( segue in Oss.) |
bibliografia | Griseri A., Romano G.( 1986)pp. 246-248, scheda n. 78; Danckert L.( 1980)P. 460, n. 7; Neuwirth W.( 1979)p. 411; Wiener Porzellan 1718.1864( 1982)p.92, n. 137; Mrazek W., Neuwirth W.( 1971)p. 168, nn. 633-634; Von Falke O., Folnesics J.( 1928)n. 266; Erns |
definizione | vaso da fiori |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | Piazzetta Reale |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Barberi S.; Funzionario responsabile: Astrua P.; Trascrizione per informatizzazione: Tetti G. (2000); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Pappalardo A. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1986 |
anno modifica | 2007 |
latitudine | 45.072658 |
longitudine | 7.686346 |