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Opera d'arte motivo decorativo moresco a Livorno

L'opera d'arte motivo decorativo moresco - codice 09 00551764 si trova nel comune di Livorno, capoluogo dell'omonima provincia sita in villa, Villa Mimbelli, Via San Jacopo in Acquaviva, 65, Museo Civico "Giovanni Fattori", Salotto turco
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bene culturaledecorazione plastico-pittorica, insieme
soggettomotivo decorativo moresco
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00551764
localizzazioneItalia, Toscana, LI, LivornoVia San Jacopo in Acquaviva, 65
contenitorevilla, Villa Mimbelli, Via San Jacopo in Acquaviva, 65, Museo Civico "Giovanni Fattori", Salotto turco
datazionesec. XIX ; 1872 (post) - 1876 (ante) [analisi stilistica]
ambito culturalebottega livornese, esecutore(analisi stilistica)
materia tecnicalegno/ intaglio/ pitturamuratura/ pittura a tempera
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Livorno
dati analiticiDecorazione plastico pittorica del soffitto e delle pareti, in legno intagliato e dipinto nei colori rosso, azzurro, celeste e oro e dipinto murale della fascia inferiore nei colori ocra, verde, giallo e oro. La decorazione del soffitto è articolata in una calotta centrale e nicchie laterali interamente rivestite in legno intagliato con stallattiti secondo la foggia moresca. Alle pareti prosegue la decorazione plastica con pilastrini che sostengono archi con nicchia ed archi ciechi. Le pareti sono dipinte nella fascia superiore riprendendo cromaticamente i motivi del soffitto, mentre nella zona inferiore corre una alta fascia con motivi geometrici nei colori ocra, giallo, verde e nero.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheL'insieme della decorazione della "Sala turca", è caratterizzato, come la sala attigua, da una ricca decorazione ispirata alla cultura figurativa orientale,e nella fattispecie a quella araba. Si tratta di uno degli episodi decorativi più significativi della villa. Si veda in proposito la scheda 0900521758. Le matrici dell'affermarsi della moda neomoresca e neogotica in Toscana sono daricercare, secondo quanto sostiene Matteoni, nella cultura figurativa fiorentinadi metà Ottocento, nelle celebre Villa di Sanmezzano progettata dal PanciatichiXimenese d'Aragona nel 1853, cultura che trovò espressione più matura proprionell'opera dell'architetto Vincenzo Micheli qui responsabile del progetto d'insiemedella Villa, che fu autore, assieme al Falcini e al Treves, della Sinagoga diFirenze. Questa è considerata dalla critica uno degli esempi meno provincialidi architettura neomoresca in Italia. La diffusione degli stilemi decorativiarabeggianti trovò terreno ben fertile a Livorno, città commerciale e tradizionalmentecosmopolita. La partitura architettonica della sala costituì una sorta di esercizio di stile per l'architetto Micheli: ogni dettaglio, anche negli arredi, sembra ispirato al celebre esempio europeo di Alhambra: ogni elemento si presenta coerentecon l'insieme e si caratterizza per la totale assenza di motivi antropomorfi(in linea coi dettami coranici; si noti poi il riecheggiare dei caratteri delcufico nei rosoni dipinti delle sovrapporte), per la vivace policromia. AUTN: Micheli Vincenzo; AUTA: 1830/ 1895; AUTS: attribuito; AUTR: ideazione; AUTM: bibliografia.
committenzaMimbelli Francesco (1865/ post)
bibliografiaLazzarini M. T.( 1996); Matteoni D.( 1999); Lazzarini M.T.( 1999); Orefice G.( 1978); Cresti C.( 1995)
definizionedecorazione plastico-pittorica
regioneToscana
provinciaLivorno
comuneLivorno
indirizzoVia San Jacopo in Acquaviva, 65
ente schedatoreS39
ente competenteS39
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bartolotti E.; Funzionario responsabile: Lazzarini M.T.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Ferraro M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2002
anno modifica2006
latitudine43.529914
longitudine10.306650

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