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Opera d'arte MUSICI a Torino

L'opera d'arte MUSICI - codice 01 00039521 si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in reggia, museo, Palazzo Reale, Piazzetta Reale, Museo di Palazzo Reale, Cantina, sottoscala Ormea, armadio 4054, inv. C86/355
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bene culturalegruppo scultoreo, opera isolata
soggettoMUSICI
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00039521
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, TorinoPiazzetta Reale
contenitorereggia, museo, Palazzo Reale, Piazzetta Reale, Museo di Palazzo Reale, Cantina, sottoscala Ormea, armadio 4054, inv. C86/355
datazionesec. XIX metà; 1845 (ca.) - 1860 (ca.) [analisi stilistica]
ambito culturalemanifattura della Turingia, esecuzione(analisi stilistica; tradizione orale)
materia tecnicabiscuitporcellana/ modellatura/ pittura/ doratura
misuremm., alt. 115, largh. 165, prof. 105,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiGruppo costituito da una damina che suona il liuto e da un cavaliere che suona il flauto, seduti su un divano; tra le due figure è accucciato un cagnolino. La testa e le braccia della damina e la testa del cavaliere sono di biscuit. Fondo bianco; abiti e scarpe di colore grigio-azzurro con motivi decorativi in oro; gli strumenti musicali, il collare del cane e gli ornamenti dello schienale del divano sono doratiNR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: marchio, Identificazione: Manifattura della Turingia, Posizione: Sul verso, Descrizione : Iscrizione a caratteri corsivi "Saxe", in blu sottocoperta, sul verso del divano,
notizie storico-criticheGli inventari attestano per il pezzo la provenienza dalla Reggia Ducale di Colorno nel 1863; negli inventari topografici del 1880 e del 1908 di Palazzo Reale di Torino risulta collocata nella Sala di ricevimento (già camera da letto) dell'Appartemento della Regina. Registrato negli inventari torinesi come "gruppo di porcellana antica di Sassonia", è in realtà copia del celebre "Krinolinengruppe" di Meissen modellato da Kaendler intorno al 1739 e riprodotto nel '43 su richiesta del re (modelli W 56 e 304) e di cui si conoscono esemplarinella Galleria Verde del castello di Agliè (inv. 1964, Sopr. Monumenti, 759 rosso); al Museo delle Porcellane di Firenze (inv. A.c.e. 1911, 1465); al Museo Capitolino di Roma; ai Musei Vaticani; nella Porzellansammlung di Dresda (J. FLEMING, H. HONOUR, Dizionario delle arti minori e decorative, Milano 1980, fig. a p. 434); nella collezione Untermeyr a Londra (Y. HACKENBROCH, Meissen and other continental Porcelain faience and Enamel in the Irwin Untermeyr Collection, London 1956, n. 43, pp. 47-48, tav. 34); al Museum of Art di Cleveland ("Bulletin of the Cleveland Museum of Art", sept. 1952, fig. a p. 190); nella collezione Shaefer a New York. L'iconografia è, salvo piccoli dettagli, uguale; la differenza maggiore consiste nella riduzione della vivacissima policromia originale a tre colori: bianco, grigio-azzurro, oro. L'iscrizione "Saxe", coperta, al momento del rinvenimento, da tracce di vernice verde rimosse nel corso della pulitura, non è una vera e propria marca e non consente pertanto di identificare la manifattura; secondo il parere del Dr. Willy Goder, direttore della Manifattura di Meissen, dovrebbe trattarsi di un'imitazione della produzione sassone eseguita per il mercato francese in una manifattura della Turingia (com. epistolare, settembre 1986). Il modello di Meissen è stato riprodotto in altre manifatture: si segnala ad esempio il "Concertino" al Museo Civico di Torino (inv. 1577-3035/C; qui, alla damina e al cavaliere, si aggiunge la figura di un violinista dietro il divano), eseguito probabilmente nella fabbrica di Doccia sotto la direzione del marchese Lorenzo Ginori (1757-1791; F. STAZZI, Porcellane italiane, Milano 1964, tav. IX). Il pezzo non sembrerebbe di molto anteriore alla data a cui compare nell'inventario di Colorno: la ripresa di temi settecenteschi caratterizza infatti la produzione europea negli anni 1830-50; anche l'abbigliamento di porcellana e biscuit, largamente sperimentato nel vasellame di epoca Impero, si incontra di frequente nella plastica intorno alla metà del secolo.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Emilia Romagna, PR, Colorno; luogo di provenienza: Piemonte, TO, Torino
bibliografiaFleming J./ Honour H.( 1980); Hackenbroch Y.( 1956)pp. 47-48; "Bulletin of the Cleveland Museum of Art"( 1952); Stazzi F.( 1964); Barberi S.( 1986)p. 243, scheda n. 76
definizionegruppo scultoreo
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzoPiazzetta Reale
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Barberi S.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Trascrizione per informatizzazione: Fratini M. (2000); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Severino M. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1986
anno modifica2007
latitudine45.072658
longitudine7.686346

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