Opera d'arte Muzio Scevola a Modena
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bene culturale | gemma |
soggetto | Muzio Scevola |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 08 00285276 |
localizzazione | ITALIA, Emilia-Romagna, MO, Modenalargo Sant'Agostino, 337 |
contenitore | palazzo, comunale, Palazzo dei Musei, Palazzo dei Musei, largo Sant'Agostino, 337, Galleria Estense, cassetto 1 |
datazione | secc. XVI/ XVII ; 1500 (ca) - 1699 (ca) [analisi stilistica] |
ambito culturale | produzione italiana(analisi stilistica) |
materia tecnica | corniola |
misure | mm, largh. 8, lungh. 10, sp. 3 |
condizione giuridica | proprietà Stato, Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico di Modena e Reggio Emilia |
dati analitici | Corniola arancio. Forma ellittica; Zwierlein-Diehl 8. Figura stante con asta nella mano s. e la d. sopra il fuoco di un'arula (Muzio Scevola). Linea di base.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Per l'iconografia cfr. FURTWAENGLER 1896, n. 8741; RICHTER 1971, p. 20, n. 37 (int. in sarda, Cambridge; Muzio Scevola, barbato, con tunica e mantello, che tiene la mano sulla fiamma sopra l'altare; III-I sec. a.C.); AGDS, I, 2, p. 80, n. 1029, tav. 116 (int. in corniola; soldato/Muzio Scevola con elmo e corazza, che si appoggia con la s. ad un'asta, e tiene la d. sopra un'ara accesa; II-I sec. a.C.); AGDS, I, 3, p. 96, n. 2728, tav. 255 (int. in lapislazzuli; soldato con corazza e clamide che pende dalla spalla s., figura frontale, stante sulla d. - fortemente sbilanciata - la testa di prof., mette una mano sopra un'ara accesa; Muzio Scevola?; III-IV sec. d.C.). Per lo stile cfr.: AGDS, II (Berlin), n. 515, n. 535; HENIG 1975, p. 31, n. 99, tav. 7 (int. in lapislazzuli; figura maschile con clamide svolazzante che dalla spalla si attorciglia alla gamba; tiene in mano un oggetto tondo - patera? - sopra un altare acceso; II-IV d.C.). REVISIONE: Il soggetto parrebbe rientrare appieno tra le raffigurazioni di Muzio Scevola della glittica di età moderna. Secondo E. Zwierlein-Diehl a partire dal XVI, ma soprattutto nel XVII-XVIII secolo, si diffondono nel repertorio glittico nuovi tipi iconografici che non riprongono modelli antichi, ma illustrano piuttosto episodi noti dalla letteratura classica, come quello di Muzio Scevola, tramandato soprattutto da Livio (Zwierlein-Diehl E., Antike Gemmen und ihr Nachleben, Berlin 2007, p. 292). Per il motivo, cfr. AGDS I/3, Muenchen, tav. 255, n. 2728 (lapi-slazzuli, attribuito III/IV sec. d.C.); AGDS III, Goettingen, tav. 58, n. 348 (calcedonio, attribuito tardo III sec. d.C.); Mandrioli Bizzarri 1987, p. 147, n. 287 (eliotropio, attribuito III-IV sec. d.C. o XVII-XVIII secolo?). Tra le gemme della Galleria Estense di Modena esso è attestato altre sei volte: nn. 100 (= 00285350), 305 (= 00285555), 432 (= 00285729), 474 (= 00285682), 479 (= 00285729), 1051 (= 00286301). |
definizione | gemma |
regione | Emilia Romagna |
provincia | Modena |
comune | Modena |
indirizzo | largo Sant'Agostino, 337 |
ente schedatore | S28 |
ente competente | S28 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Ubaldelli M.-L.; Funzionario responsabile: Bentini J.; Trascrizione per informatizzazione: Corti C. (2007); Aggiornamento-revisione: Corti C. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Albonico C. (2012), Referente scienti |
anno creazione | 1995 |
anno modifica | 2007; 2012 |
latitudine | 44.646037 |
longitudine | 10.934481 |
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