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Opera d'arte Napoleone Bonaparte imperatore a Modena

L'opera d'arte Napoleone Bonaparte imperatore - codice 08 00439252 si trova nel comune di Modena, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, comunale, Palazzo dei Musei, Palazzo dei Musei, Largo Sant'Agostino, 337, Galleria Estense
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bene culturalescultura, opera isolata
soggettoNapoleone Bonaparte imperatore
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00439252
localizzazioneITALIA, Emilia Romagna, MO, ModenaLargo Sant'Agostino, 337
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo dei Musei, Palazzo dei Musei, Largo Sant'Agostino, 337, Galleria Estense
datazionesec. XIX ; 1804 - 1814 (ante) [analisi stilistica; analisi storica]
ambito culturaleambito Italia centrale, esecuzione(analisi stilistica)
materia tecnicamarmo
misurecm, alt. 76,
condizione giuridicaproprietà Stato, Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico di Modena e Reggio Emilia
dati analiticiBusto in marmo, a tutto tondo, di Napoleone Bonaparte imperatore. L'imperatore viene rappresentato nelle vesti indossate durante le sua incoronazione a imperatore dei Francesi.NR
notizie storico-criticheL’opera costituisce un nobile esempio della ritrattistica napoleonica “da parata”. L’iconografia appare desunta dal noto “Ritratto di Napoleone Bonaparte imperatore” dipinto da François Gerard, allievo di David e pittore ufficiale di casa Bonaparte (Museo di Versailles). Il marmo, infatti, fissa Napoleone nelle vesti indossate durante la sua incoronazione a imperatore dei Francesi avvenuta nella cattedrale parigina di Notre-Dame il 2 dicembre del 1804, alla presenza di papa Pio XII. L’elemento di stile più perentorio risulta l’acutezza, anzi l’acribia con cui è restituita la differenziata qualità materica delle vesti e degli accessori. A tanto impegno imitativo del dato reale fa riscontro l’interpretazione idealizzata della fisionomi del ritratto: levigatissima la superficie del volto, decantati i tratti più individualizzanti, privo l’occhio della pupilla, come per accrescere il distacco del personaggio dalla realtà umana e contingente per conservarlo alla gloriosa dimensione della storia. La stessa acconciatura “alla brutus” sembra ancor più nobilitare le sembianze di Napoleone, trasportandole in una sfera eroica mediante il richiamo alla statuaria romana. Nell’assenza di dati documentari, mentre appare senz’altro praticabile l’ipotesi di una datazione del marmo in esame agli anni dell’impero napoleonico, risulta problematica un’attribuzione non solo a una determinata personalità d’artista, ma anche a un preciso ambito operativo; infatti, simile statuaria celebrativa doveva essere esposta in ogni pubblico ufficio dei territori sottomessi all’autorità francese. Varrà anzi ricordare come, nell’area stessa degli Stati già estensi, l’Accademia di Carrara crescesse in rinomanza sotto il principato di Elisa Bonaparte Baciocchi, anche per la riproduzione, pressoché meccanica e seriale, di busti di Napoleone, resa più agevole dalle macchine a pantografo e da una prassi lavorativa protoindustriale (cfr. Haskell, Penny 1984, p. 151; Farioli 1995, p. 9).
bibliografiaMartinelli Braglia G.( 1996)p. 102; Haskell F./Penny N.( 1984)p. 151; Farioli E.( 1995)p. 9
definizionescultura
regioneEmilia Romagna
provinciaModena
comuneModena
indirizzoLargo Sant'Agostino, 337
rapportoRAPPORTO OPERA FINALE/ORIGINALE: Stadio opera: derivazione con varianti, Opera finale/originale:dipinto, Soggetto opera finale/originale: Ritratto di Napoleone Bonaparte, Autore opera finale/originale: Gerard François,
ente schedatoreS28
ente competenteS28
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Salimbeni B.; Funzionario responsabile: Giordani N.
anno creazione2012
latitudine44.648124
longitudine10.921803

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