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Opera d'arte natività di Gesù di De Magistris Simone (1538/ post 1611), De Magistris Gian Francesco (1540 ca./ post 1569), a Spoleto

L'opera d'arte natività di Gesù di De Magistris Simone (1538/ post 1611), De Magistris Gian Francesco (1540 ca./ post 1569), - codice 10 00044231 di De Magistris Simone (1538/ post 1611), De Magistris Gian Francesco (1540 ca./ post 1569), si trova nel comune di Spoleto nella provincia di Perugia sita in palazzo, comunale, Palazzo Comunale, Spoleto, Pinacoteca Comunale, Sala I Pinacoteca Comunale.
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
soggettonatività di Gesù
tipo schedaOA_3.00
codice univoco10 00044231
localizzazioneItalia, Umbria, PG, SpoletoSpoleto
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo Comunale, Spoleto, Pinacoteca Comunale, Sala I Pinacoteca Comunale.
datazionesec. XVI metà; 1540 - 1560 [analisi stilistica; bibliografia]
autoreDe Magistris Simone (1538/ post 1611), De Magistris Gian Francesco (1540 ca./ post 1569),
materia tecnicaintonaco/ pittura a olio
misurealt. 135, largh. 190,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Spoleto
dati analiticiAl centro, in terra su un fascio di spighe, è il Bambino; a destra la Vergine inginocchiata con veste rossa, manto blu e velo bianco; a sinistra San Giuseppe, con veste blu e manto ocra, si appoggia al bastone. In secondo piano, dietro al Bambino, il bue e l'asino, accanto un altro basamento con colonna tronca e dalla parte opposta il frammento inferiore della figura di un Angelo con veste gialla e manto verde. Al centro del dipinto, sotto la greppia, un cartiglio.Personaggi: Madonna; San Giuseppe; Gesù Bambino. Animali: bue; asino. Figure: Angelo.
notizie storico-criticheL'opera venne distaccata da Giovanni Catena intorno alla metà del secolo scorso da una parete del convento di San Paolo inter vineas. Il Sansi (1869, p. 244) menziona il dipinto come opera del 1557 di Simone e Giovanfrancesco da Caldarola. Più preciso il Guardabassi (1872, p. 295) riporta per esteso l'iscrizione, oggi assai frammentaria, presente nel cartiglio: SIMONE E GIANFRANCESCO TOSCANI DA CALDAROLA P. MDLVII. Il Sinibaldi (1873, p. 100) puntualizzò nella lettura del secondo nome che egli trascrive come "Gianfrancesco", forma usualmente adottata dal pittore nel firmarsi insieme al fratello. La datazione dell'opera viene resa accettabile oltre che dalla concordanza delle fonti, dai caratteri del dipinto che rivelano uno studio dettagliato.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Umbria, PG, Spoleto, SPOLETO
bibliografiaSansi A.( 1869)p.244; Gherghi R.( 1889)s.p.; Angelini Rota G.( 1920)p.63; Gnoli U.( 1923)p.335; Dispense Università( 1978-1979)P.125; Arte Valnerina( 1983)pp.92-94
definizionedipinto
regioneUmbria
provinciaPerugia
comuneSpoleto
indirizzoSpoleto
ente schedatoreR10
ente competenteR10
autori della catalogazioneCompilatore scheda: COO.BE.C. Spoleto; Funzionario responsabile: Benazzi G.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Marino C. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Marino C. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1983
anno modifica2006
latitudine42.734121
longitudine12.741185

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