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bene culturale | dipinto |
soggetto | natività di Gesù |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 08 00001882 |
localizzazione | Italia, Emilia Romagna, PR, Parma |
datazione | sec. XVI ; 1553 - 1567 [documentazione] |
autore | Mazzola Bedoli Girolamo (1500 ca./ 1569), |
materia tecnica | intonaco/ pittura a fresco |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico non territoriale |
dati analitici | Cristo è in braccio alla Vergine al centro della scena. Intorno schiere di figure si articolano sullo sfondo di un paesaggio con rovine. Colori per la maggior parte incentrati su toni freddi. La decorazione dell'arcone è composta da canefore, rosoni e ornati con figure monocrome.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Le trattative fra i committenti della Steccata e Girolamo Mazzola Bedoli per la decorazione dell'arcone a sud iniziarono nel 1553; l'artista si impegnò a realizzare l'opera nell'arco di 4 anni per una cifra complessiva di 400 scudi d'oro. Il tema assegnato fu la Natività di Cristo con l'adorazione dei pastori. A causa di alcune divergenze e contrattempi il lavoro si protrasse per parecchio tempo, e il Mazzola Bedoli tolse i ponteggi solo nel 1567. L'artista, seguendo l'esempio della Discesa dello Spirito Santo sulla Vergine e sugli Apostoli da lui realizzata alcuni anni prima, a partire dal 1546 nel catino nord della Steccata, incentrò ancora una volta la composizione sull'architettura dello sfondo, che occupando la fascia mediana del catino si impone per la sua centralità e per la sua predominanza rispetto alla folla di personaggi che seguendo un preciso ritmo compositivo corcondano la Vergine e il Bambino. Dell'affresco in questione si conoscono due disegni preparatori conservati all'Ashmolean Museum di Oxford (Gruppo di figure femminili con ceste sulla testa) e al Gabinetto degli Uffizi (Pastori in Adorazione). Nel sottarco, ai lati delle nicchie che interrompono la decorazione alla greca, il Mazzola Bedoli colloca: Il sogno di Giacobbe, L'ebrezza di Noe, il sogno di Giuseppe e Salomone, Mosè che sogna il roveto ardente. Nel fregio sottostante l'artista interpreta una scena di Sacrificio affolata di putti che recano all'ara pecore e caproni, mentre altri reggono libri liturgici appresso agli strumenti della liturgia. Girolamo Bedoli Mazzola rivela qui, con le propensioni per la ricerca plastica, il contatto avuto a Mantova con Giulio Romano ed il Penni tanto nei taglienti effetti luministici come nel punto di vista ribassato. |
bibliografia | Affò I.( 1796)pp. 53, 131; Ruta C.( 1757)p. 69; Bertoluzzi G.( 1830)p. 174; Ronchini A.( 1863)v. I p. 206; Pelicelli N.( 1913)p. 69; Testi L.( 1907)p. 57; Testi L.( 1922)pp. 16-24; Ghidiglia Quintavalle A.( 1965)pp. 11-18; Ghidiglia Quintavalle A.( 1968); |
definizione | dipinto |
regione | Emilia Romagna |
provincia | Parma |
comune | Parma |
ente schedatore | S36 |
ente competente | S36 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Speculati F.; Funzionario responsabile: Fornari Schianchi L.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Nemi S. (2006); Aggiornamento-revisione: Casoli C. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Nemi S. (200 |
anno creazione | 2002 |
anno modifica | 2005; 2006 |