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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | natura morta con frutta |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00351291 |
localizzazione | ITALIA, Piemonte, TO, Torinovia XX Settembre, 86 |
contenitore | palazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda |
datazione | sec. XVII terzo quarto; 1650 (ca) - 1670 (ca) [analisi stilistica] |
autore | Cerquozzi Michelangelo (1602/ 1660), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | cm, alt. 97, largh. 63, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Tela rettangolare dipinta in cornice lignea dorata del XIX secolo adattata, decorata da modanature alternativamente lisce e puntinate. Raffigura una natura morta di frutti su due piani sovrapposti: melagrane, alzatina di fichi, pesche in basso, su basamento di pietra liscia; grappoli d'uva in alto.Frutti: melagrane, uva, fichi, pesche. Oggetto: alzatina. |
notizie storico-critiche | In pendant con il dipinto inv. 496, l’opera è stata attribuita ‘ab antiquo’ a Michelangelo Cerquozzi, forse sulla base dell’iscrizione sul retro che ne riporta il nome, e, come tale, registrata nell'inventario del 1871 e accolta dalla critica recente (cfr. Guide brevi della Galleria Sabauda 1991, p. 47, Cottino 1992, Id. 2001, Id. 2003, p. 350). Già nel 1954 Giuliano Briganti suggeriva però prudenza nel valutare il dipinto come autografo (Briganti 1954, p. 48 nota 1), seguito da Noemi Gabrielli che lo pubblicava come opera di un seguace del Cerquozzi (Gabrielli 1971, pp. 102-103). La composizione rivela infatti una ripresa fedele di elementi rintracciabili in opere autografe di Cerquozzi: il brano di uve e melograne in primo piano cita in modo puntuale il dettaglio analogo inserito in basso a destra ne 'La raccolta di fichi' del Prado, mentre i grappoli della parte superiore possono essere accostati a quelli che compaiono nei 'Tralci di vite con cesta di mele e pere e, intorno, castagne sparse' già a Modena, collezione Campuri (cfr. Laureati 2005, pp. 47, 51 figg. 1, 3). Dal momento che la qualità della stesura pittorica del quadro della Sabauda non si rivela però all’altezza del pittore romano, l’opera deve essere assegnata alla bottega dell’artista, che avrebbe operato reimpiegando modelli e cartoni del maestro, secondo una pratica ricorrente a questo date e in questo genere di realizzazioni. Laura Laureati ha avanzato il nome di Francesco del Conte, allievo del Cerquozzi ed erede della sua bottega, ipotesi affascinante ma, allo stato attuale delle conoscenze, non suffragabile per l’assenza di autografi certi di questo artista (cfr. Laureati 2005, pp. 57, 60-61). |
altra localizzazione | luogo di deposito: ITALIA, Piemonte, TO, Torino; luogo di provenienza: ITALIA, Piemonte, TO, Torino |
altre attribuzioni | Cerquozzi MichelangeloConte Francesco delambito fiammingo |
bibliografia | [Baudi di Vesme, Alessandro]( 1899)p. 90, n. 282; [Baudi di Vesme, Alessandro]( 1909)p. 93; Pacchioni, Guglielmo( 1932)p. 24; Briganti, Giuliano( 1954)p. 48; Gabrielli, Noemi( 1959)p. 29; Gabrielli, Noemi( 1971)pp. 102-103, n. 283; Guide brevi della Galle |
definizione | dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | via XX Settembre, 86 |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Culatti, Marcella; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Gabrielli, EdithNicita, Paola |
anno creazione | 2012 |
latitudine | 45.073139 |
longitudine | 7.684548 |