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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | natura morta |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00351023 |
localizzazione | ITALIA, Piemonte, TO, Torinovia XX Settembre, 86 |
contenitore | palazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda |
datazione | sec. XVII seconda metà; 1655 (ca) - 1684 (ca) [analisi stilistica] |
ambito culturale | ambito olandese(analisi stilistica) |
autore | de Heem Jan Davidsz (1606/ 1683-1684), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | cm, alt. 89.5, largh. 73, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Dipinto di formato rettangolare con cornice del 1720-1730.Frutti. Fiori. Animali: farfalle; lumache; ramarro. Paesaggi: bosco. |
notizie storico-critiche | Il dipinto presenta un tipo di natura morta rupestre (o con rovine) la cui invenzione sembra risalire a Jan Davidsz de Heem. Questo genere deriva dall'evoluzione delle nature morte all'aperto realizzate per la prima volta a metà degli anni cinquanta del Seicento. Benché l’autografia di De Heem per questo dipinto, che illustra un’ampia varietà di frutta, fiori e animali striscianti in una grotta, sia stata recentemente messa in dubbio in favore dell'assegnazione a Domenicus van Tol, le somiglianze con le opere originali di Jan Davidsz sono evidenti. Le melagrane e i grappoli d’uva blu al centro della composizione sono eseguiti con uno stile che ricorda fortemente il Festone con frutta e fiori di Amsterdam (Amsterdam, Rijksmuseum), e le foglie sono molto più friabili rispetto a quelle di allievi e seguaci, come suo figlio Cornelis. Questo tipo di composizione ricorre in molte opere di Cornelis De Heem e Abraham Mignon dai tardi anni cinquanta del Seicento in poi. Non è chiaro se la frutta e gli animali abbiano un significato simbolico, come è stato suggerito più di una volta. L'opera è citata nel Repertory of Dutch and Flemish Painting in Italian Public Collection. III Piedmont and Valle d'Aosta, 2011, con ampia bibliografia precedente e sintesi della storia collezionistica. Il dipinto faceva parte della collezione del principe Eugenio di Savoia Soissons ed era esposto presso il Belvedere superiore di Vienna. Fu acquistato da Carlo Emanuele III nel 1741, insieme con gran parte della raccolta del principe. |
altra localizzazione | luogo di deposito: ITALIA, Piemonte, TO, Torino |
altre attribuzioni | van Tol Domenicus |
bibliografia | *( 2006)p. 41, n. 29; Piretta, Silvia( 2009)pp. 182-183, n. 7.7; Meijer, Bert W./ Sluiter, Guus/ Squellati Brizio, Paola( 2011)p. 290, n. 445; Diekamp, C.( *)nn. 35-36, pp. 117-169; Diekamp, C.( *)n. XXXIV, 1, pp. 41-65; Spantigati, Carla Enrica (a cura d |
definizione | dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | via XX Settembre, 86 |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: de Groot, Erlend; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Gabrielli, EdithCorso, Giorgia; Trascrizione per informatizzazione: Damiano, Sonia (2012) |
anno creazione | 2012 |
latitudine | 45.073139 |
longitudine | 7.684548 |