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Opera d'arte Ninfa del vento di Cesari Giuseppe detto Cavalier d'Arpino (1568/ 1640), Bazzichelli Marcantonio (notizie fine sec. XVI-inizio sec. XVII), a Viterbo

L'opera d'arte Ninfa del vento di Cesari Giuseppe detto Cavalier d'Arpino (1568/ 1640), Bazzichelli Marcantonio (notizie fine sec. XVI-inizio sec. XVII), - codice 12 01220257 - 8 di Cesari Giuseppe detto Cavalier d'Arpino (1568/ 1640), Bazzichelli Marcantonio (notizie fine sec. XVI-inizio sec. XVII), si trova nel comune di Viterbo, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzina Montalto, Villa Lante, Via Jacopo Barozzi, 71, 01100 Bagnaia VT, Primo Piano, Salone di Conversazione, soffitto, II riquadro, lato sinistro
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bene culturaledipinto murale, elemento d'insieme
soggettoNinfa del vento
tipo schedaOA_3.00
codice univoco12 01220257 - 8
localizzazioneItalia, Lazio, VT, ViterboVia Jacopo Barozzi, 71, 01100 Bagnaia VT
contenitorepalazzo, Palazzina Montalto, Villa Lante, Via Jacopo Barozzi, 71, 01100 Bagnaia VT, Primo Piano, Salone di Conversazione, soffitto, II riquadro, lato sinistro
datazionesec. XVII ; 1613 - 1614 [fonte archivistica; bibliografia]
autoreCesari Giuseppe detto Cavalier d'Arpino (1568/ 1640), Bazzichelli Marcantonio (notizie fine sec. XVI-inizio sec. XVII),
materia tecnicaintonaco/ pittura a frescostucco/ doratura
misurecm, alt. 115, largh. 55,
condizione giuridicaproprietà Stato, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo
dati analiticiovale in cornice in stucco dorato con figura femminileDivinità minori: Ninfa del vento.
notizie storico-criticheL'insieme del soffitto del Salone di Conversazione è il primo intervento di decorazione della palazzina fatta costruire da Alessandro Damasceni, allorchè con il nome di Alessandro Montalto venne creato Cardinale dallo zio Sisto V ed entrò in possesso (1590) di Villa Lante. Terminati nel 1612 i lavori di costruzione della palazzina gemella a quella già eretta dal Cardinale Gambara, Alessandro Montalto commissionò al Cavalier d'Arpino le pitture delle pareti, che furono largamente delegate agli aiuti, tra i quali Agostino Tassi assunse il ruolo principale. La decorazione del soffitto del salone venne progettata e diretta dal pittore di Arpino, sebbene verosimilmente realizzata dagli aiuti, tra i quali sono stati riconosciuti e proposti i contributi di Marzio Ganassini (Salerno 1969, Cavazzini 1993) e Pasquale Regnicolo (Cavazzini 1993). Il tema è quello della divinità femminile svolto nei riquadri centrali con la raffigurazione delle dee sui carri e negli ovali con quella delle ninfe. Lo schema decorativo e la tradizionale alternanza di quadri riportati e figure in stucco, a modulo seriale, si caratterizzano come idee attardate, adatte più a un fregio che a un soffitto o una volta, particolarmente se confrontate con la soluzione moderna e protobarocca del fregio sottostante di Agostino Tassi. Secondo Giovan Battista Passeri, nelle sue "Vite de' pittori scultori et architetti sino all'anno 1673", il Cesari partecipò anche alla realizzazione del fregio, eseguendovi un leone e alcune figure, sebbene la concezione assolutamente diversa dei due cicli suggerisca nel fregio un capovolgimento dei ruoli tra il pittore affermato e quello emergente.
committenzaMontalto Alessandro Cardinale (sec. XVII inizio)
bibliografiaCavazzini P.( 1993); Salerno L.( 1969)
definizionedipinto murale
regioneLazio
provinciaViterbo
comuneViterbo
toponimoBagnaia(frazione ISTAT);
indirizzoVia Jacopo Barozzi, 71, 01100 Bagnaia VT
ente schedatoreS168
ente competenteS168
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Cardinali M.; Funzionario responsabile: Acconci A.; Aggiornamento-revisione: Ciofetta S. (2014), Referente scientifico: Acconci A.;
anno creazione2010
anno modifica2014
latitudine42.427407
longitudine12.154998

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