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bene culturale | dipinto |
soggetto | Okame scaccia i demoni |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 03 01978108 |
localizzazione | Italia, Lombardia, MI, MilanoVia Savona, 39 |
contenitore | capannone, deposito, Acciaierie Ansaldo (ex), Via Savona, 39, Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco, Padiglione 17 A |
datazione | sec. XIX ; 1800 (ca) - 1899 (ca) [analisi stilistica] |
ambito culturale | ambito giapponese, esecutore(analisi stilistica) |
autore | Fujiwara Shigemichi (attivo sec. XIX), |
materia tecnica | seta/ pitturasetalegno |
misure | cm |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Milano |
dati analitici | Il dipinto, realizzato a inchiostro e colori su seta, nel formato del rotolo verticale da appendere (kakemono), raffigura uno scorcio di padiglione verandato, sulla soglia del quale si vede Okame scagliare fagioli in alto, nella direzione di due piccoli demoni (oni) in fuga, i quali lasciano dietro di sé una spessa scia di fumo grigio. Ha tradizionale cornice in seta con bacchette in legno.Architetture: padiglione. Personaggi mitologici: Okame. Divinità orientali: demoni. Ortaggi e legumi: fagioli secchi.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: sigillo, Qualificazione: civile, Identificazione: artista, Quantità: 1, Posizione: in basso a destra, Descrizione : ideogrammi entro cartiglio quadrato (in rosso), |
notizie storico-critiche | Si tratta della rappresentazione della cerimonia dell'Oniyarai, ovvero il beneaugurante lancio di fagioli secchi che avveniva tradizionalmente durante la notte di Capodanno, con il quale si voleva simbolicamente mandare via gli influssi negativi dalla propria casa: tale pratica era per lo più svolta da "cacciatori di diavoli" professionisti (yaku harai) che nella notte di fine anno si recavano casa per casa per effettuare il rito, pronunciando la fatidica frase "Fuori i diavoli, dentro la fortuna!" ("Oniwa soto fukuwa uchi!"). Nell'iconografia popolare era invece molto diffusa l'immagine di Okame che si occupava della cerimonia. Già menzionata nel Kojiki, testo classico compilato nel 712 d.C., con il nome di Amenouzume, Okame divenne una divinità molto popolare nel periodo Edo, considerata protettrice dell'abbondanza, della fertilità e della gioia: come in questo dipinto, era solitamente raffigurata come una donna paffuta con una grande testa, occhi socchiusi, piccola bocca, sopracciglia rasate e ridipinte più in alto. In molte immagini si mette in evidenza il suo carattere lascivo, incline alla sessualità. |
definizione | dipinto |
regione | Lombardia |
provincia | Milano |
comune | Milano |
indirizzo | Via Savona, 39 |
ente schedatore | R03 |
ente competente | S27 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Morena F.; Funzionario responsabile: Orsini C.; Trascrizione per informatizzazione: Morena F. (2009) |
anno creazione | 2009 |
latitudine | 45.453739 |
longitudine | 9.162587 |