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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | ostensione della Sindone a Besançon |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00088350 |
localizzazione | Italia, Piemonte, CN, Racconigivia Morosini, 3 |
contenitore | castello, museo, Castello Reale, via Morosini, 3, TERZO PIANO: CAMERA N. 6, CAPPELLA, PARETE SINISTRA |
datazione | sec. XVII fine; 1690 - 1699 [analisi stilistica; bibliografia] |
ambito culturale | manifattura francese (?)(analisi stilistica) |
materia tecnica | seta/ tessuto/ pittura ad acquerelloseta/ ricamolegno/ intaglio/ doratura/ pitturafilo/ ricamo a punto piattofilo di seta |
misure | alt. 40, largh. 52.5, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Al centro della composizione è ricavato un rettangolo in cui sono rappresentati tre vescovi che presentano la Sindone (ritagliata ed asportata); intorno corrono ghirlande di fiori che creano dei medaglioni in cui sono racamati dei grandi fiori (fiordalisi e viole del pensiero) e, in basso, il Sacro Cuore incorniciato dalla corona di spine e sovrastato dalla croce. Cornice in legno intagliato e dorato.Soggetti sacri. Figure: vescovi. Fiori: fiordalisi; viole del pensiero. Oggetti: corona. |
notizie storico-critiche | Il manufatto fa parte del cospicuo corpus di opere ricamate della collezione sindonica di Racconigi: si tratta di quadretti serici in teffetas o raso color perla con l'immagine del sacro sudario dipinta o impressa, contornata da ricami in sete policromi, fili d'oro e d'argento. La Colombo (in B. Ciliento - M. Macera, La Collezione sindonica e la Cappella Reale, Torino 1998, p. 79) sottolinea come questi riami siano un aspetto della devozione privata tradottasi in lavoro manuale. La Sindone di Besançon, reliquia bizantina donata, secondo la tradizione, dall'imperatore Teodosio, venne distrutta durante la Rivoluzione, il 24 maggio 1794. Veniva menzionata per la prima volta nel 1523 ed era conservata nella cattedrale della città. La riproduzione dell'immagine, già iniziata nel XVI secolo, ebbe grande impulso con la tavola dell'erudito J. J. Chifflet (1624), in cui si affiancavano le due sindoni (quella di Torino e quella di Besançon), sottolineandone le differenze. Nell'esemplare francese, il sudario è riprodotto unicamente nell'impronta principale (e non frontale e dorsale) e senza le piaghe procurate dai flagelli. Secondo lo studioso si trattava di un lenzuolo con impronta successiva rispetto alla reliquia dei Savoia, perchè aveva coperto il corpo di Cristo dopo che era stato lavato. Anche la Sindone di Besançon richiamò grandi folle. Nella collezione si conservano tre quadretti raffiguranti la Sindone di Besançon. Cornice del XVII secolo. |
bibliografia | Ciliento B./ Macera M.( 1998)pp. 83, 109 |
definizione | dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Cuneo |
comune | Racconigi |
indirizzo | via Morosini, 3 |
ente schedatore | S66 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Arnaldi di Balme C.; Funzionario responsabile: RAGUSA E.CILIENTO B.; Trascrizione per informatizzazione: Marino L. (2002); Aggiornamento-revisione: Marino L. (2002), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Rocco A. (20 |
anno creazione | 1993 |
anno modifica | 2002; 2006 |
latitudine | 44.768671 |
longitudine | 7.676601 |