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Opera d'arte paesaggi con architetture e figure di Terchi Bartolomeo (1691/ 1766), a Firenze

L'opera d'arte paesaggi con architetture e figure di Terchi Bartolomeo (1691/ 1766), - codice 09 00649684 di Terchi Bartolomeo (1691/ 1766), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, P.zza della Signoria, Museo di Palazzo Vecchio, piano secondo, sala di Cerere
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bene culturalevaso, serie
soggettopaesaggi con architetture e figure
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00649684
localizzazioneITALIA, Toscana, FI, FirenzeP.zza della Signoria
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, P.zza della Signoria, Museo di Palazzo Vecchio, piano secondo, sala di Cerere
datazionesec. XVIII prima metà; 1700 (ca) - 1749 (ante) [analisi stilistica]
autoreTerchi Bartolomeo (1691/ 1766),
materia tecnicaceramica/ modellatura/ smaltaturalegno/ pittura a finto legno di ebanomarmo/ scultura
misurecm, alt. 70,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero peri Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (deposito esterno delle Gallerie Fiorentine)
dati analiticiCoppia di vasi con forma a cratere su alto piede circolare dipinto a finto marmo, con cornici lavorate a baccellature e modanature con base quadrangolare; bordo superiore decorato a foglie; coperchio decorato a finto marmo con cornice a baccellature con strozzatura all'altezza del pomello di presa.Paesaggi. Architetture: fortezza. Figure femminili: ninfe. Figure maschili: barcaioli. Mezzi di trasporto: barca.
notizie storico-criticheI due vasi per tipologia e stile sono da riferire alla manifattura di San Quirico d'Orcia, e in particolare all'attività del vasaio romano Bartolomeo Terchi che vi lavorò a partire dal 1714, a servizio dei Chigi Zondadari. Non è stato possibile rimuovere i vasi e quindi verificare la presenza di eventuali firme. Si trovano degli esemplari analoghi, databili tra anni 20 e 30 del Settecento nella Collezione Chigi Saracini di Siena. Le figurazioni presenti sui vasi derivavano in genere da episodi mitologici o di storia antica desunti da stampe. A questi modelli iconografici vanno ricondotte anche le figurazioni presenti sui due nostri vasi che non sono state per il momento identificate. Dalle ricerche di Margherita Anselmi (pp. 59-64) sappiamo che la principessa Violante di Baviera, governatrice di Siena, fu appassionata di questo genere e probabilmente attraverso di lei i vasi sono entrati nelle collezioni granducali (Maioliche italiane, 1992, pp. 255-266)
bibliografiaMaioliche italiane( 1992)pp. 59-64 e 255-266
definizionevaso
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.zza della Signoria
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Romagnoli G.; Funzionario responsabile: Sframeli M.
anno creazione2014
latitudine43.769881
longitudine11.256381

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