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Opera d'arte paesaggio con Mercurio e Batto di Brill Paul (1554/ 1626), a Torino

L'opera d'arte paesaggio con Mercurio e Batto di Brill Paul (1554/ 1626), - codice 01 00351077 di Brill Paul (1554/ 1626), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
soggettopaesaggio con Mercurio e Batto
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00351077
localizzazioneITALIA, Piemonte, TO, Torinovia XX Settembre, 86
contenitorepalazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda
datazionesec. XVII inizio; 1606 - 1606 [data]
ambito culturaleambito fiammingo(firma)
autoreBrill Paul (1554/ 1626),
materia tecnicarame/ pittura a olio
misurecm, alt. 26.5, largh. 39,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiDipinto di formato rettangolare con cornice del 1720-1730.Soggetti profani: Mercurio e Batto. Paesaggi. Animali: armenti.
notizie storico-criticheIl soggetto del dipinto è tratto da Ovidio (Metamorfosi, II, 680-707). Il vecchio pastore Batto è l’unico testimone del furto delle giovenche di Apollo ad opera di Mercurio. Mercurio gli offre una giovenca in cambio del suo silenzio, ma quando ritorna dopo poco, sotto mentite spoglie, per verificare l’affidabilità del vecchio, Batto non mantiene il segreto e per punizione viene trasformato in pietra. Bril ritrasse il momento del tradimento, quando Mercurio si avvicina, travestito, al vecchio barbuto che sta indicando il luogo in cui Mercurio ha nascosto la mandria di Apollo. Le rare raffigurazioni di questo tema nell'arte olandese, in particolare nelle cerchie dei pittori di Amsterdam Jacob Pynas e Nicolaes Moeyaert, furono probabilmente ispirate al modello di Bril. Egli, essendo stato a Roma negli anni ottanta del Cinquecento, era l’intermediario più importante tra l’arte olandese e quella italiana, fra tardo Cinquecento e inizio Seicento. I suoi paesaggi raffinati influenzarono notevolmente artisti a nord e a sud delle Alpi. L'opera proviene dalla collezione viennese del principe Eugenio di Savoia Sissons, ma non è identificabile con certezza nel catalogo di vendita del 1737. Giunse a Torino con gran parte della collezione del principe, a seguito dell'acquisto da parte di Carlo Emanuele III.,
altra localizzazioneluogo di deposito: ITALIA, Piemonte, TO, Torino
bibliografiaMeijer, Bert W./ Sluiter, Guus/ Squellati Brizio, Paola( 2011)p. 103, n. 77; Spantigati, Carla Enrica (a cura di)( 2012)p. 243, n. 9.1
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzovia XX Settembre, 86
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: de Groot, Erlend; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Gabrielli, EdithCorso, Giorgia; Trascrizione per informatizzazione: Damiano, Sonia (2012)
anno creazione2012
latitudine45.073139
longitudine7.684548

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