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Opera d'arte paesaggio marino con divinità e mostri di Fontana Orazio (1510 ca./ 1571), a Modena

L'opera d'arte paesaggio marino con divinità e mostri di Fontana Orazio (1510 ca./ 1571), - codice 08 00229249 di Fontana Orazio (1510 ca./ 1571), si trova nel comune di Modena, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, comunale, Palazzo dei Musei, Palazzo dei Musei, largo Sant'Agostino, 337, Galleria Estense
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bene culturaleanfora da parata, coppia
soggettopaesaggio marino con divinità e mostri
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00229249
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, MO, Modenalargo Sant'Agostino, 337
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo dei Musei, Palazzo dei Musei, largo Sant'Agostino, 337, Galleria Estense
datazionesec. XVI terzo quarto; 1570 (ca) - 1570 (ca) [analisi stilistica; bibliografia]
ambito culturalemanifattura urbinate(analisi stilistica; bibliografia)
autoreFontana Orazio (1510 ca./ 1571),
materia tecnicamaiolica/ smaltura stannifera/ pittura
misurecm, alt. 58.5,
condizione giuridicaproprietà Stato, Soprintendenza per il Patrimonio, Artistico e Etnoantropologico di Modena e Reggio Emilia
dati analiticiAnfora cd. "da parata" in maiolica policroma. Sul corpo, plasmato con ampia svasatura ondulata, s'innesta un alto collo con anse anguiformi annodate; il piede poggia su di una base triangolare curvilinea recante segmenti incavati; sulla superficie troviamo raffigurata una distesa acquea con elementi paesaggistici e divinità su conchiglie e mostri marini; dipinto in arancio, turchino, verde, giallo, bruno e violetto. Fa coppia con l'anfora della scheda 0800229250.Divinità. Animali mitologici: mostri marini. Oggetti: conchiglie: Paesaggi: mare; scogli; edifici.
notizie storico-criticheL'anfora, come l'altra morfologicamente simile e decorata con divinità marine (vedi 0800229250), fu forse espressamente commissionata dal Duca Alfonso II d'Este ed è probabile che i modelli fossero suggeriti dalla corte di Ferrara, ove operava Pirro Ligorio autore, tra l'altro, di disegni e dipinti con naumachie. Ambedue gli esemplari furono attribuiti dal Venturi (1882) a "fabbrica di Urbino dello stile della decadenza"; in tempi più recenti, si sono avanzati accostamenti con opere della bottega di Orazio Fontana e di Antonio Patanazzi (Liverani F. 1979) poi, con più precisione, soltanto alla bottega dei Fontana verso il 1570 (Ravanelli Guidotti C., Le ceramiche della Galleria Estense, Colloqui sulle antiche raccolte estensi (Per un Museo Immaginario Estense), 21 maggio 1987, c.s.). Questa tesi è pienamente convincente per confronti tipologici con un'anfora del servizio di Guidobaldo II della Rovere (Museo Nazionale 1971), con il semicorpo inferiore di un'anfora a Brescia (Ravanelli Guidotti C. 1986, sc. 7) e con altri pezzi della bottega dei Fontana nei Musei di Pesaro (Maioliche Museo 1979), a Stoccolma e a Bologna. Ambedue le anfore si connotano per l'aulica eleganza morfologico-decorativa e costituiscono pezzi di notevole prestigio nell'ambito della collezione estense.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Emilia Romagna, MO, Modena
bibliografiaVenturi A.( 1882)p. 58; De Carlo G.( 1980)p. 16 n. 27; Manni G.( 1986)p. 184; Corradini E.( 1987)pp. 183, 184; Liverani F.( 1979)p. 101; Ravanelli Guidotti C.( 1986); AA. VV.( 1979)nn. 208, 231; Conti G.( 1971)nn. 6, 12; AA. VV.( 2000)pp. 138-139
definizioneanfora da parata
regioneEmilia Romagna
provinciaModena
comuneModena
indirizzolargo Sant'Agostino, 337
ente schedatoreS28
ente competenteS28
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Righi Guerzoni L.; Funzionario responsabile: Bentini J.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Corti C. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Corti C. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Biondi M. (2012),
anno creazione1987
anno modifica2006; 2012
latitudine44.646037
longitudine10.934481

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