dati analitici | In primo piano, a sinistra, su un pendio, è raffigurata, parzialmente e di scorcio, una baita di cui si vede un loggiato esterno che poggia su colonne di legno con tetto a spiovente e parte del piano superiore. L'edificio è posto in ombra. Sulla destra un più alto pendio, per lo più privo di vegetazione, è posto in pieno sole. Sullo sfondo, una cima montuosa appena accennata in toni chiari e ampio brano di cielo. La composizione, principalmente giocata su toni bruni e gialli caldi è resa con dense pennellate.Soggetti profani. Paesaggi: paesaggio montano; cielo. Costruzioni: baita. Vegetali: erba. |
notizie storico-critiche | Nel 1943 l'Amministrazione della Provincia di Torino acquistava da Lorenzo Bistolfi, figlio dello scultore Leonardo, unitamente ad alcune sculture dell'artista, due dipinti su tavoletta attribuiti dallo stesso a Lorenzo Delleani (Pollone/BI, 1840-Torino, 1908). Dagli atti conservatisi presso l'Archivio Storico della Provincia, risulta che tutte le opere vennero inizialmente inviate al Palazzo Provinciale di Susa per custodirle al riparo dalle incursioni aeree e ritornarono al palazzo di via Maria Vittoria, cui erano originariamente destinate, alla fine del conflitto. Paesaggio sopra Oropa venne pagato lire 6000 ed era conservato nello storico studio dello scultore in via Bonsignore a Torino. Il dipinto non figura nella fondamentale monografia sul pittore di Angelo Dragone, nonostante essa comprenda un catalogo delle opere, documentate anno per anno, nel quale sono indicate numerose tavolette di tipologia analoga a quella in esame, alcune delle quali autenticate dal solo Bistolfi, secondo quanto disposto nel proprio testamento dal Delleani stesso. È noto, infatti il rapporto di amicizia tra i due artisti, durato sino alla morte del Delleani, in memoria del quale lo scultore realizzò la lapide funeraria del cimitero di Pollone (1908-09 ca.); nè si dimentichi la passione del Bistolfi per la pittura di paesaggio realizzata proprio su piccole tavole, spesso con il solo aiuto della spatola. I dintorni di Oropa risultano essere una tematica particolarmente cara al pittore, non solo per una particolare devozione alla Madonna Nera, come testimoniato dal suo allievo Giuseppe Bozzalla, ma per una intima adesione alla propria terra d'origine e alle sue antiche tradizioni, A. Dragone, Delleani. La vita, l'opera e il suo tempo, Torino 1974, vol. I, pp. 153-171, 701-743, vol. II, pp. 191-205; A. Cifani, P. E. Fiora di Centocroci, F. Monetti, La quadreria e gli ambienti aulici di Palazzo Cisterna, Torino, 1996, p. V; L. Faccchin, Raccolte d'arte in palazzo Dal Pozzo dela Cisterna. Schede storico-artistiche, in M. Cassetti-B. Signorelli, Il Palazzo Dal Pozzo della Cisterna nell'Isola dell'Assunta in Torino, Torino, 2004, p. 167. Per un profilo biografico aggiornato sul pittore, formatosi all'Accademia Albertina con l'Arienti ed indirizzatosi alla pittura di storia, ma che, intorno al 1880, effettuerà nella sua produzione una radicale svolta, effettuata a seguito di una profonda riflessione sul paesismo verista piemontese e la pittura fontanesiana, dando origine a nuovi importanti sviluppi nella pittura di paesaggio degli ultimi decenni del secolo, E. Canestrini, voce Lorenzo Delleani, in P. Dragone (a cura di), Pittori dell'Ottocento in Piemonte. Arte e cultura figurativa 1895-1920, Torino, 2003, pp. 326-328. |