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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | Paesaggio montuoso con villaggio, fiume e sagra di contadini |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00351014 |
localizzazione | ITALIA, Piemonte, TO, Torinovia XX Settembre, 86 |
contenitore | palazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda |
datazione | sec. XVIII primo quarto; 1700 (ca) - 1710 (ca) [analisi stilistica] |
ambito culturale | ambito olandese(firma) |
autore | Griffier Jan I (1652 o 1656/ 1718), |
materia tecnica | rame/ pittura a olio |
misure | cm, alt. 48, largh. 61.5, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Dipinto di formato rettangolare con cornice il legno intagliato e dorato.Vedute: paesaggio fluviale. Fiumi. Architetture. Mezzi di trasporto: imbarcazioni. Figure. Attività umane: danza. |
notizie storico-critiche | Il dipinto è da ascriversi a Jan Griffier, che lo eseguì nel primo decennio del XVIII secolo, forse in pendant con il Paesaggio con villaggio, fiume, barche e bivacco di contadini della Galleria Sabauda (inv. 73). Già interpretato come un’allegoria dell’estate, presenta le caratteristiche peculiari della produzione del pittore olandese, formatosi presso Roeland Roghman ad Amsterdam e Jan Looten a Londra. Griffier subì la suggestione delle vallate fluviali renane dipinte da Herman Safteleven: a differenza di quest’ultimo, egli tuttavia non raffigurò luoghi reali, bensì paesaggi fantastici costellati di edifici e personaggi pittoreschi, che nello scenario immaginario, nell’abbondanza dei dettagli e nell’esecuzione preziosa richiamavano i paesaggi universali del tardo Rinascimento. L’opera faceva parte della quadreria viennese del principe Eugenio di Savoia Soissons ed era esposto nel Belvedere Inferiore. Giunse a Torino nel 1741, quando gran parte della quadreria del principe fu acquistata da Carlo Emanuele III di Savoia. Ad un certo stadio della sua carriera Jan Griffier, che si era formato con il paesaggista Roelant Roghman, iniziò a creare delle variazioni delle famose vedute del Reno di Herman Saftleven. A differenza di quest’ultimo, Griffier non dipinse luoghi esistenti; le sue vedute erano costellate di cittadine e castelli pittoreschi e di personaggi coinvolti in attività di svago. Con il loro scenario immaginario, l’abbondanza di dettagli e l’esecuzione-gioiello, i capricci della Renania di Griffier richiamano i paesaggi universali del tardo Rinascimento. Il presente dipinto è stato talvolta considerato parte di una serie raffigurante le stagioni, ma non vi sono motivi per ritenere che si tratti di un’allegoria dell’estate. |
altra localizzazione | luogo di deposito: ITALIA, Piemonte, TO, Torino |
bibliografia | Meijer, Bert W./ Sluiter, Guus/ Squellati Brizio, Paola( 2011)p. 265, n. 397; Spantigati, Carla Enrica (a cura di)( 2012)p. 259, n. 10.6 |
definizione | dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | via XX Settembre, 86 |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: de Groot, Erlend; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Gabrielli, EdithCorso, Giorgia; Trascrizione per informatizzazione: Damiano, Sonia (2012) |
anno creazione | 2012 |
latitudine | 45.073139 |
longitudine | 7.684548 |