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Opera d'arte pantera di Manetti Giuseppe (1762/ 1817), a Firenze

L'opera d'arte pantera di Manetti Giuseppe (1762/ 1817), - codice 09 00745737 di Manetti Giuseppe (1762/ 1817), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia
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bene culturalescultura, serie
soggettopantera
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00745737
localizzazioneITALIA, Toscana, FI, Firenze
datazionesec. XVIII fine; 1790 - 1799 [bibliografia; documentazione]
ambito culturalebottega fiorentina, realizzazione(analisi stilistica)
autoreManetti Giuseppe (1762/ 1817),
materia tecnicapietra/ scultura
misurecm
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiPantera scolpita a tutto tondo con zampa anteriore sollevata e appoggiata ad un cembalo; alto basamento ornato sulle quattro facce da bassorilievi raffiguranti sui lati lunghi trofei, e su quelli corti il disco solare affiancato da due bastoni terminanti con una pigna.Animali: pantera.
notizie storico-criticheLe quattro pantere fanno parte del progetto di arredo del parterre delle Cascine ideato nel 1791 da Giuseppe Manetti per Ferdinando III Lorena; in esso i singoli elementi sono legati da un filo conduttore comune costituito dal tema dionisiaco che ben si addice al carattere del nuovo "Casino delle Delizia" (oggi sede della Facoltà di Agraria), progettato dallo stesso Manetti per Pietro Leopoldo alcuni anni prima, nel 1786. Poiché "il carattere della fabbrica è quello della vaghezza, essendo essa destinata principalmente al trattenimento civile ed al piacere della tavola. Dunque conviene un tono vivace, con tutto ciò che è relativo al brio delle seducenti espressioni baccanali" (cfr. A.S.F., Possessioni 1500 a.128. G. Manetti Appendice all'idea dell'ornato proposto per la piazza della nuova fab.ca delle RR. Cascine dell'Isola con relazione de' 3 aprile 1789; in Rinaldi 1995, p. 56). Il lavoro è affidato non "a degli scultori propriamente detti", ma "a dei giovani scalpellini, che avendo qualche idea del disegno, molto genio, e volontà di prodursi, si contentino di guadagnare poco più della mercede che si paga per i lavori ordinari da fabbriche" (Ibidem). Ecco quindi il significato delle pantere, sacre al dio Bacco, accompagnante dai cembali e la presenza, tra i bassorilievi del basamento, dei trofei con strumenti musicali e del bastone con la pigna, tutti elementi legati al mondo dionisiaco. Ma il progetto del Manetti nasconde anche una fitta rete di significati allegorici di stampo illuministico-massonico (cfr. Trotta 2011, pp. 136-207) direttamente legata alla committenza granducale (i Lorena erano vicini alla massoneria), che vede il parco diviso idealmente in quattro settori corrispondenti alle stagioni, la cui alternanza indica lo scorrere della vita e il percorso terreno dell'anima dalla nascita fino al ritorno nei cieli della 'ragione'. Le pantere aprono idealmente al passaggio nel regno del fuoco ovvero dell'estate, il cui protagonista è proprio il dio Bacco-Dioniso. Nel deposito comunale della Direzione Ambiente, situato all'interno del parco, sono stati da me rintracciati alcuni frammenti scultorei: parte del muso di una pantera e della decorazione del basamento (cfr. foto 16233UC-16234UC).
committenzaAsburgo Lorena Ferdinando III Granduca (1791)
bibliografiaTrotta G.( 2011)pp. 136-207; Rinaldi A.( 1995)La cacci il frutto e la delizia
definizionescultura
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Palmeri M.; Funzionario responsabile: Sframeli M.Bisceglia A.
anno creazione2012

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