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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | Papa Leone X con i cardinali Giulio de’ Medici e Ludovico de’ Rossi |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00351222 |
localizzazione | ITALIA, Piemonte, TO, Torinovia XX Settembre, 86 |
contenitore | palazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda |
datazione | sec. XIX prima metà; 1825 - 1825 [data] |
autore | Constantin Abraham (1785/ 1855), |
materia tecnica | porcellana/ smaltatura a terzo fuoco |
misure | cm, alt. 42, largh. 34, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Cornice in legno dorato ed intagliato con motivi floreali.Ecclesiastici: papa Leone X; cardinale Giulio de' Medici; cardinale Ludovico de' Rossi. Abbigliamento religioso: (LEONE X) camauro; mozzetta; rocchetto, veste talare. Abbigliamento religioso: (MEDICI, Giulio de') mozzetta; veste talare. Abbigliamento religioso: (ROSSI, Ludovico de') mozzetta; veste talare. Interno. Mobilia: poltrona; scrittoio. Oggetti: lente; libro miniato; campanella. |
notizie storico-critiche | Abraham Constantin si forma a Ginevra nella bottega di Henri l’Evêque, prima di trasferirsi a Parigi nel 1807 per proseguire la sua formazione sotto la direzione del barone Gérard. In Francia, grazie a Josephine de Beauharnais, Constantin ottiene il sostegno della famiglia imperiale, che gli commissiona numerosi ritratti su smalto. Collabora in seguito con la manifattura di Sèvres, il cui direttore, Brogniart, gli propone di trasferirsi a Firenze nel 1820 con l’incarico di riprodurre su smalto le opere degli antichi maestri. Constantin soggiorna in Toscana fino al 1826, anno in cui il re Carlo Alberto di Savoia acquista diciassette degli smalti su porcellana eseguiti durante il soggiorno a Firenze per 125.000 Franchi. Al suo ritorno a Parigi, Constantin è nominato “pittore su porcellana” di Carlo X e ottiene, poco dopo, la commissione per il “Carlo Alberto principe di Carignano alla presa del Trocadero”. Nel 1829, l’artista si trasferisce a Roma, dove decide di riprodurre su ceramica tutti gli affreschi di Raffaello del Vaticano e della Farnesina. Nel 1840, pubblica assieme a Stendhal, con cui condivide spesso il proprio alloggio a Roma, le “Idées italiennes sur quelques tableaux célèbres”. L’opera della Galleria Sabauda fa parte del gruppo di diciassette dipinti su ceramica, che erano inizialmente destinati alla manifattura di Sèvres, ma che furono acquistati da Carlo Alberto di Savoia nel 1826. Al momento della vendita, Constantin chiese e ottenne dal sovrano sabaudo la possibilità di esporre le opere in diverse città europee durante i mesi successivi. A Ginevra, la mostra nelle sale inferiori del Casino durò otto giorni. A Parigi, gli smalti furono presentati nel palazzo dell’Institut nei primi giorni di marzo, dove poté ammirarli anche Stendhal. A Londra, ultima tappa del viaggio di Constantin, i dipinti furono esposti in un palazzo su Regent Street. La miniatura di Constantin è una copia eseguita tra il 1810 e il 1825 dal dipinto di Raffaello, datato agli anni 1517-1519 e conservato presso gli Uffizi. Durante la prima metà dell’Ottocento, dopo essere stata recuperata a Parigi nel 1815, l’opera si trovava a Palazzo Pitti. Mason e Natale hanno osservato che lo smalto torinese “rend avec précision la spatialité de la scène suggérée par l’architecture laissé dans la pénombre, et opère une sorte de transcription chromatique idéalisée de l’original, dont elle atténue les contrastes les plus marqués […] L’artiste genevois a en outre particulièrement bien réussi à rendre les objets posés sur la table : la cloche ciselée, la loupe de bibliophile, le codex enluminé, qui désignent le pontife comme un collectionneur exigeant” (Mason-Natale, 1984, p. 206). |
altra localizzazione | luogo di esposizione: ITALIA, Piemonte, TO, Torino; luogo di esposizione: ITALIA, Piemonte, TO, Torino; luogo di deposito: ITALIA, Piemonte, TO, Moncalieri |
bibliografia | Calendario generale pe' Regii Stati. Pubblicato con autorità del Governo e con privilegio di S.S.R.M( 1834)p. 678; Constantin, Abraham( 1840)p. 349; [Baudi di Vesme, Alessandro]( 1909)p. 69, n. 171; Plan, Danielle( 1930)pp. 76, 189; Castelnuovo, Enrico/ R |
definizione | dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | via XX Settembre, 86 |
rapporto | RAPPORTO OPERA FINALE/ORIGINALE: Stadio opera: copia, Opera finale/originale:dipinto, Soggetto opera finale/originale: Papa Leone X con i cardinali Giulio de’ Medici e Ludovico de’ Rossi, Autore opera finale/originale: Sanzio Raffaello, Data opera finale/ |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Omodeo, Christian; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Gabrielli, EdithLanzoni, Alessandra; Aggiornamento-revisione: Cermignani, Davide (2013), S67, Funzionario responsabile: Gabrielli, Edith, Referente scientifico: Lanz |
anno creazione | 2012 |
anno modifica | 2013 |
latitudine | 45.068981 |
longitudine | 7.684929 |