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Opera d'arte Parnaso a Palestrina

L'opera d'arte Parnaso - codice 12 01219601 - 0 si trova nel comune di Palestrina nella provincia di Roma sita in palazzo, statale, Palazzo Colonna Barberini, via Barberini, Museo Archeologico Prenestino, piano primo, ala sinistra, sala prima (Sala III), volta
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bene culturaledipinto, ciclo
soggettoParnaso
tipo schedaOA_3.00
codice univoco12 01219601 - 0
localizzazioneITALIA, Lazio, RM, Palestrinavia Barberini
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Colonna Barberini, via Barberini, Museo Archeologico Prenestino, piano primo, ala sinistra, sala prima (Sala III), volta
datazioneXVII ; 1600 (ca) - 1650 (ca) [bibliografia; analisi stilistica]
ambito culturaleambito romano(contesto)
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misurecm, largh. 760, lungh. 1830,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali
dati analiticidipintoAnimali: colombe; pavoni. Araldica: stemma Barberini. Divinità: Apollo; Giunone; Venere.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: gentilizio, Identificazione: Barberini famiglia, Quantità: 4, Posizione: in quattro pennacchi d'imposta della volta, due nella parete est e due su quella ovest., Descrizione : scudo con tre api in campo azzurro.,
notizie storico-criticheNel 1917 Orazio Marucchi descrive "nell'alto delle pareti della sala" dipinti con "stemmi di casa Colonna" e ipotizza che le "armi di casa Barberini" siano da riferire ad un intervento più tardo. Nella stessa occasione, lo studioso descrive al centro della volta Apollo in atto di suonare la lira attorniato dalle nove muse, scena ormai scomparsa (Marucchi, 1917, p. 59). La decorazione pittorica della sala si daterebbe, quindi, alla prima metà del Seicento, dovendosi inizialmente al principe Francesco Colonna e, dopo il 1630, ai lavori di restauro e di adeguamento a sede residenziale promossi nel palazzo dal principe Taddeo Barberini. In una dettagliata descrizione dell'edificio fatta da un segretario dell'ambasciatore di Spagna, ospite di Maffeo Barberini a Palestrina nel 1669, si apprende che in quegli anni la dimora prenestina dei Barberini era al massimo del suo splendore (Barberini, 1992, p. 26). La collocazione poco accessibile e il grave degrado delle superfici pittoriche ne rendono particolarmente incerta l'identificazione dei soggetti; nonostante siano molto ammalorati, gli affreschi esprimono una mediocre qualità estetica, non consentendo un'ulteriore precisazione dell'ambito artistico di riferimento.
altre attribuzioniscuola di Taddeo e Federico Zuccari
committenzaBarberini Taddeo principe; Barberini Maffeo principe (1630-1685)
bibliografiaGatti S./ Agnoli N.( 2001)p. 28; Marucchi O.( 1917)p. 59; Bandiera L.( 1991)pp. 35-36; Barberini F.( 1992)p. 26; Acidini-Luchinat C.( 1998-1999)p. 2
definizionedipinto
regioneLazio
provinciaRoma
comunePalestrina
indirizzovia Barberini
ente schedatoreS168
ente competenteS168
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Lojacono L.; Funzionario responsabile: Acconci A.; Aggiornamento-revisione: Berardi P. (2015), Referente scientifico: Acconci A.;
anno creazione2010
anno modifica2015
latitudine41.840563
longitudine12.891441

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