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bene culturale | soffitto dipinto, complesso decorativo |
soggetto | pergolato con piante da frutto e motivi decorativi con conchiglie, perle, ciottoli e rocce |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00211039 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, TorinoNR (recupero pregresso) |
contenitore | villa, museo, Villa della Regina, Compendio di Villa della Regina, NR (recupero pregresso), Piano primo, Appartamento di S.M., Camera verso Levante detta del Trucco - 30: intercapedine tra la volta e il solaio, orizzontamento piano |
datazione | sec. XVII ; 1650 (ca.) - 1660 (ca.) [analisi stilistica]; sec. XVII ; 1670 (ca.) - 1680 (ca.) [analisi stilistica] |
ambito culturale | ambito piemontese, esecutore(analisi stilistica) |
materia tecnica | legno/ pitturacarta/ pittura a tempera |
misure | m., largh. 6.5, lungh. 8, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Il soffitto dell'ambiente si compone di due travi di sostegno parallele alle pareti nord e sud (di cui è possibile vedere le estemità tramite lo smontaggio del pavimento), di travetti paralleli alle pareti est ed ovest e di pannelli lignei di dimensione variabile dipinti con rami e foglie di diverse tipologie di piante a simulare un pergolato su uno sfondo azzurro. Su tutti gli elementi del soffitto è applicata una decorazione in carta dipinta: sui travetti un motivo di conchiglie sulle facce laterali e un motivo di perle intrecciate simili a fiori sulla faccia inferiore; sulle travi motivi di rocce e sui pannelli motivi di perle e ciottoli ovali alternati lungo il bordo perimetrale, in modo analogo ad una cornice.Vegetali: vite; felci; alberi; pesco; fiori; fior di pesco. Decorazioni: conchiglie. Oggetti: ciottoli; perle; rocce. |
notizie storico-critiche | La struttura del soffitto è visibile soltanto parzialmente al di sotto del pavimento della stanza 61 per le componenti di travatura, che si presentano decorate da carte applicate al di sotto delle quali non è percepibile altra decorazione, se non un finto legno venato simile alla quadratura del fregio sottostante. I pannelli lignei di copertura, reperiti nel corso dei cantieri di restauro in questi anni ed attualmente oggetto di intervento,sono 40 e si dividono in tre tipologie con differenti misure: vi sono 4 assi lunghe circa tre metri con più moduli decorativi in sequenza separati dallo spazio per la sovrapposizione dei travetti, accostabili a gruppi di due per la tipologia d'incastro; 4 elementi di circa un metro e mezzo, di cui uno certamente segato in epoca moderna e 32 tavolette assemblate in tre serie da undici elementi, di cui una serie priva di un modulo. Il montaggio della copertura, come emerge dalle informazioni di restauro, non è semplice da ricostruire, proprio per le differenti tipologie usate: la pertinenza di tutti gli elementi alla stanza 30 sembra però garantita dall'affinità dei motivi decorativi rispetto al fregio. Si può forse ipotizzare che i differenti tipi di pannello occupassero zone diverse del soffitto, anche considerando che le tavolette mostrano un orientamento opposto rispetto alle tavole, sia nelle venature che per quanto concerne l'assemblaggio. La tipologia decorativa più ricorrente presenta foglie di vite (sulle tavole grandi è presente esclusivamente questo motivo), ma compaiono anche felci, piante con piccoli fiori rosa (verosimilmente di pesco), agavi (sulle tavolette): si tratta di soggetti che ricorrono anche sul fregio dipinto, ma il confronto con le pareti non sembra risolutivo per comprendere la disposizione dei pannelli anche a causa del loro numero esiguo; data l'ampiezza dell'ambiente le componenti superstiti sembrano da stimare in appena un terzo del totale. In sede di restauro si è ipotizzato che la struttura fosse paragonabile a quella dell'ambiente superiore (61), e quindi scandita dalle due travi in tre sezioni di circa 2.5 metri l'una su cui corrono tre serie di tredici travetti. Le estremità delle sezioni sarebbero suggerite dal motivo di cornicetta che compare su alcuni pannelli, sulla quale sono applicate le carte dipinte . L'esecuzione, veloce e fatta di rialzi tono su tono, sembra coeva all'esecuzione del fregio, come segnalato nell'analisi dell'ambiente condotta da Cristina Mossetti: "Di grande interesse una sesta sala, che per l'identificazione del segno del cancro in uno dei dodici cerchi presenti sulle pareti, possiamo per ora suggerire già dedicata allo Zodiaco. Il soffitto a cassettoni simula un pergolato mentre un lussureggiante fregio vegetale si distende sulla parte alta della parete con una cortina di agrumi, viti e altre piante fiorite e cariche di frutti." [segue alla nota 29, p. 63] "Particolarità da valutare attentamente è il completamento con carta dipinta delle decorazioni sia affrescate che dei cassettonati, decorazione che si sovrappone al finto legno dipinto sia sul fregio che sulle travi , con motivi di perle, conchiglie e motivi di rocce che ricordano le decorazioni dei giardini , confrontabili con il cassettonato del gabinetto dell'ampliamento nord, con paesaggi di giardini e fontane entro cornici simulanti lo stucco sulle pareti" (C. Mossetti, a cura di, Villa della Regina. Diario di un cantiere in corso, Torino 1997, p. 60 e nota 29, p. 63). Si può quindi in prima analisi distinguere tra l'esecuzione dei pannelli dipinti, che, sulla base dei confronti possibili con la decorazione del fregio e con i fiori presenti sullo zoccolo della stanza 32, potrebbero risalire alla committenza del cardinal Maurizio, intorno agli anni '50 del Seicento - dato avvalorato anche dalla plausibile identificazione della sala con la "stanza dipinta" segnalata dall'inventario del 1657 attinente al Salone (come suggerito in C. Mossetti, a cura di, 1997, p. 60) e quindi già dotata alla morte del cardinale di una decorazione - e le carte dipinte sembrano invece applicate soltanto in un secondo momento, come emerso anche nel corso dei restauri condotti sul fregio - forse negli anni 1670/1680 - per arricchire la decorazione: sui pannelli infatti compaiono delle linee nere di demarcazione - eseguite in maniera piuttosto rozza sulla pittura - destinate ad essere ricoperte dalle carte. L'iniziativa di questo ammodernamento sembra quindi da ricondurre all'intervento della principessa Lodovica e si può infatti utilmente confrontare con l'utilizzo delle carte applicate nei soffitti di alcuni ambienti del secondo piano (stanze 60, 61). [Prosegue in Annotazioni] |
bibliografia | Mossetti C.( 1997)p. 60 |
definizione | soffitto dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Martinetti S.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Manchinu P. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2007 |
anno modifica | 2007 |
latitudine | 45.071707 |
longitudine | 7.678011 |