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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | Pitagora esce dalla caverna |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00351305 |
localizzazione | ITALIA, Piemonte, TO, Torinovia XX Settembre, 86 |
contenitore | palazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda |
datazione | sec. XVII metà; 1650 (ca) - 1654 (ca) [bibliografia; analisi stilistica] |
autore | Ghisolfi Giovanni (1623/ 1683), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | cm, alt. 33, largh. 47, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Tela rettangolare dipinta in cornice lignea dorata del XVIII secolo, decorata con modanature alternativamente lisce e a ovuli. Rappresenta a destra una figura maschile avvolta in un mantello nell'atto di uscire da una caverna, accolta da varie figure in piedi e in ginocchio intorno a ruderi e basamenti antichi. A sinistra in primo piano un tempio circolare antico e arcate in rovina. Sullo sfondo un paesaggio montano.Paesaggio. Architetture. Soggetti profani. Personaggi: Pitagora. |
notizie storico-critiche | Pendant del 'Didone fonda Cartagine' (inv. 445), il dipinto è segnalato come opera del Ghisolfi, in collaborazione con Lauri, esposta nel Gabinetto attiguo alla Camera per la Tavola di Palazzo Reale nella "Descrizione delle pitture sculture et altre cose più notabili del Real Palazzo e Castello di Torino" del 1754. Nell’inventario fatto stilare da Carlo Felice nel 1822 è invece registrato come opera di Giovanni Paolo Pannini. È questa l’attribuzione con cui il quadro compare nei più antichi cataloghi a stampa della Sabauda (D’Azeglio 1838, Callery 1859, Baudi di Vesme 1899) e ancora in Arisi 1961 (p. 37). Fu invece ricondotto alla mano di Giovanni Ghisolfi da Leandro Ozzola (1913, p. 122), con un’attribuzione confermata dalla critica recente (Busiri Vici 1992, p. 82; Capitelli 2004, p. 286). Il quadro costituisce una buona testimonianza del ‘rovinismo’ di taglio classicista dell’artista, caratterizzato da costruzioni orchestrate con misurato e sapiente equilibrio, da una cromia virata sui toni del viola e del grigio, dalla presenza di figure vivaci ma composte ad animare l’insieme. Il soggetto qui raffigurato ritorna, con composizione analoga, in un dipinto autografo in collezione Almagià a Roma (cfr. Busiri Vici 1992, p. 80). Le figure, attribuite ora a Filippo Lauri ora a Salvator Rosa, devono in realtà essere ascritte ad altro collaboratore dell’artista. |
altra localizzazione | luogo di deposito: ITALIA, Piemonte, TO, Torino; luogo di provenienza: ITALIA, Piemonte, TO, Torino |
altre attribuzioni | Panini Giovanni PaoloGhisolfi Giovanni/ Lauri FilippoGhisolfi Giovanni/ Rosa Salvator |
bibliografia | D'Azeglio, Roberto( 1838); Callery, J. M.( 1859)p. 161; [Baudi di Vesme, Alessandro]( 1899)p. 145; [Baudi di Vesme, Alessandro]( 1909)p. 151; Ozzola, Leandro( 1913)p. 122; Ozzola, Leandro( 1921)p. 19; Pacchioni, Guglielmo( 1932)p. 16; Gabrielli, Noemi( 19 |
definizione | dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | via XX Settembre, 86 |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Culatti, Marcella; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Gabrielli, EdithNicita, Paola |
anno creazione | 2012 |
latitudine | 45.073139 |
longitudine | 7.684548 |