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bene culturale | dipinto |
soggetto | Plutone e Proserpina |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00037761 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzevia di S. Salvi, 43 |
contenitore | monastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, depositi |
datazione | sec. XVII secondo quarto; 1625 - 1649 [analisi stilistica] |
autore | Varotari Alessandro detto Padovanino (1588/ 1649), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | cm., alt. 174, largh. 140, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Attributi: (Plutone) bidente. Personaggi: Plutone; Proserpina. Animali: cane. Piante: edera. Fiumi. |
notizie storico-critiche | Ispirata a modelli del Cinquecento veneto (Tiziano, Sebastiano del Piombo e Palma il giovane), la tela è inquadrabile nella pittura veneta del Seicento. Notevoli appaiono le tangenze con Alessandro Varotari detto il Padovanino e in particolare con lo stile presente nella sua produzione degli anni trenta. Somiglianze di natura stilistica - si veda la contenuta sericità del panneggio e la conduzione morbidamente sommaria dei corpi - ma, anche, tipologiche, si ravvisano con opere come "Le Grazie e gli Amori" (San Pietroburgo, Ermitage) databile al 1630 ca. e nella quale i profili femminili si richiamano coinvolgendo nello stesso giro di assonanze anche l' "Orfeo e Euridice" della Galleria dell'Accademia di Venezia. In quest'ultima opera, datata entro il secondo decennio, l'evidente riferimento a Tiziano si unisce - come nel "Plutone e Proserpina" - a un rinnovato interesse per Palma il giovane. L'attribuzione al Padovanino trova conferma nel confronto con il "Ratto di Proserpina" della Galleria dell'Accademia vicinissimo al nostro quadro soprattutto nella conduzione pittorica: si veda in particolare la morbidezza poco definitoria con cui è reso il corpo di Proserpina e il gioco del contrasto cromatico fra le sue carni madreperlacee e quelle rossastre di Plutone. "Morelliano" - infine - il confronto fra i piedi di Plutone, identici in entrambe le opere. L'opera è databile fra il 1625 e il 1650 circa con incertezze dovute alla mancanza di sicurezze riguardo al percorso complessivo del Padovanino. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze |
bibliografia | Ruggeri U.( 1993) |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | via di S. Salvi, 43 |
ente schedatore | S17 |
ente competente | S417 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Turrini S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Acordon A. (1994), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1975 |
anno modifica | 1994; 2006 |
latitudine | 43.803968 |
longitudine | 11.275909 |