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bene culturale | dipinto, parete laterale sinistra |
soggetto | predica di Sant'Alberto |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 12 00821691 A - 10 |
localizzazione | Italia, Lazio, RM, RomaBorgo S. Angelo, 15 |
contenitore | chiesa, parrocchiale, Chiesa di S. Maria in Traspontina, Borgo S. Angelo, 15, cappella di S. Alberto, quinta a destra |
datazione | sec. XVII ; 1614 - 1620 [documentazione] |
autore | Circignani Antonio detto Pomarancio (1568 ca./ 1629), |
materia tecnica | intonaco/ pittura a fresco |
misure | cm., alt. 220, largh. 330, |
condizione giuridica | proprietà Stato, parrocchia di S. Maria in Traspontina |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: Sant'Alberto. Figure: astanti; frate carmelitano; mendicante; donna con due bambini. Animali: cane. Interno: chiesa. |
notizie storico-critiche | In quest'affresco il Pomarancio risente della ricerca luministica e atmosferica del Passignano che, proprio nel primo decennio del '600, immette nella tradizione fiorentina, basata sulla chiarezza compositiva e sul senso plastico del disegno, l'esperienza veneziana basata sui colori caldi e tonali così da ottenere un'intensità atmosferica non riscontrabile nei dipinti dai colori uniformi e brillanti dell'eredità fiorentina. Nell'affresco del Pomarancio questa tendenza si ritrova nell'animata scena sullo sfondo dove dei fasci di luce provenienti dall'alto avvolgono le figure e quasi le fondono con l'ambiente. Anche nelle figure in primo piano Pomarancio mantiene tonalità calde e intense, ma qui si avverte maggiormente la tradizione del disegno della scuola toscana. Proprio questa precisione richiama in più parti gli Zuccari, specialmente nelle due figure di giovani che compiono l'elemosina. Nello stesso tempo vi è un'accentuata ricerca di resa platica che tende verso un'esasperata monumentalità come nelle due figure/quinte della donna con i bambini e del mendicante. Questa monumentalità, se da un lato si pone come un ripensamento critico della cultura michelangiolesca, dll'altro è in relazione con l'attività di Vespasiano Strada pittore che, se accettiamo le ipotesi non circostanziate filologicamente dello Strinati, incontra Antonio e vi lavora insieme in territorio umbro. Qui le due figure rimangono una citazione slegata dall'insieme dell'affresco mal adattandosi allo spazio murario assai ridotto. Nella scena coesistono, dunque, varie tendenze culturali cosicchè l'opera, pur possedendo dei brani assai validi di pittura, manca di una struttura unitaria che armonizzi gli inserti e renda plausibile la scenografia prospettica, che, viceversa, si smembra in episodi caratteristici slegati fra loro. |
committenza | Fantoni Sebastiano padre |
bibliografia | Mancini G.( 1956-1957)I, p. 207; Baglione G.( 1642)p. 302; Mastelloni A.( 1717)pp. 148-149; Pollak O.( 1931)pp. 72-73; Longhi R.( 1943)p. 32; Salerno L.( 1952)pp. 128-134; Catena C.( 1954)p. 59; Giffi E.( 1983)p. 17; Barroero L.( 1984)II, p. 51 sgg. |
definizione | dipinto |
regione | Lazio |
provincia | Roma |
comune | Roma |
indirizzo | Borgo S. Angelo, 15 |
ente schedatore | S50 |
ente competente | S50 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Gianzi S.; Funzionario responsabile: Pedrocchi A.M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Colonna D. (2005); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Colonna D. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1972 |
anno modifica | 2005 |
latitudine | 41.904993 |
longitudine | 12.460175 |