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bene culturale | statua |
soggetto | PROMETEO |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00409862 |
localizzazione | Italia, Toscana, MS, CarraraNR (recupero pregresso) |
contenitore | palazzo, Accademia di Belle Arti, Palazzo dell'Accademia, già Palazzo del Principe, NR (recupero pregresso) |
datazione | sec. XIX ; 1823 - 1828 [bibliografia] |
autore | Tacca Giovanni (1803/ 1831), |
materia tecnica | gesso |
misure | alt. 170, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero della Pubblica Istruzione/ Accademia di Belle Arti di Carrara |
dati analitici | statuaNR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Segnalata da Lazzoni C. nella "Galleria delle Opere Moderne", fu donata all'Accademia, come le altre opere di questo autore, dal nipote e scultore Ariodante Casoni Tacca. Fu eseguita a Carrara dopo il ritorno da Roma (1823) e prima del soggiorno napoletano (Carozzi R., La scuola di Carrara tra Canova e Bartolini, in Scultura Marmo Lavoro, catalogo della mostra, Milano, p. 231). Raffigura il noto episodio della punizione di Prometeo da parte di Giove. Per scontare la sua "colpa", consistente nel tentativo di precorrere i tempi della civilizzazione regalando il fuoco al genere umano, il titano incatenato ad una roccia si vede quotidianamente divorare il fegato, destinato a ricrescere, da un'aquila; inizialmente prevista per l'eternita', la pena viene interrotta da Ercole che uccide l'aquila con una freccia. Si nota subito nell'opera di Tacca un errore d'interpretazione dell'episodio, non segnalato da Lazzoni che descrive la figura "incatenata ad uno scoglio, con un avvoltoio in atto di divorarle il cuore". Il preferire come bersaglio la tradizionale sede dei sentimenti al fegato, puo' non essere stato, in un contesto fortemente romantico, il semplice prodotto di un lapsus. L'opera vibra di tensione fisica e spirituale; la resa narrativa e' di un naturalismo sconvolgente. I due personaggi interpretano infatti con vigore le parti drammatiche che sono chiamati a sostenere: Prometeo, col corpo contorto dal dolore e dall'orrore, mostra nel volto l'impotenza ad opporsi al volere divino, mentre l'aquila rende perfettamente la bestialita' soddisfatta con cui espleta il compito per lei naturale di giustiziera. |
bibliografia | Lazzoni C.( 1880)p. 177; Gipsoteca Accademia( 1993)p. 167 |
definizione | statua |
regione | Toscana |
provincia | Massa Carrara |
comune | Carrara |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S39 |
ente competente | S39 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Mercurio A.; Funzionario responsabile: Russo S.; Trascrizione per informatizzazione: Isoppi P. (1997); Aggiornamento-revisione: Russo S. (1999), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Ferraro M. (2006), Referente scie |
anno creazione | 1991 |
anno modifica | 1999; 2006 |
latitudine | 44.082117 |
longitudine | 10.094062 |