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bene culturale | orologio, da tavolo, opera isolata |
soggetto | putto con anitra |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00210471 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, Torino |
datazione | sec. XIX terzo quarto; 1850 - 1874 [analisi stilistica; bibliografia documentazione] |
ambito culturale | produzione francese (?)(analisi stilistica; bibliografia; documentazione) |
materia tecnica | bronzo/ cesellatura/ doraturametalloottone/ sbalzo/ smaltatura/ doratura |
misure | alt. 47, largh. 16.5, lungh. 36, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
dati analitici | Cassa sagomata. Quadrante circolare, profilato da cornice con filettature e perlinatura sulla lunetta, in ottone sbalzato e dorato con 12 placchette di smalto a trapezi convergenti con gli angoli arrotondati e le ore in numeri romani neri; lancette mancanti. Al di sopra del quadrante un putto modellato a tutto tondo seduto, rappresentato con corpo frontale e viso girato verso sinistra, gioca con un'anatra che cerca di fuggire. Lateralmente il quadrante è ornato da due motivo rocailles ad orecchia. Fusto formato da foglie di acanto che terminano con ricciolo, erbe e fiori sulla fronte. Poggia su base sagomata con motivo centrale a foglie accartocciate ed orecchie sulla fronte e quattro piedi a voluta terminanti a ricciolo ornati da fiori.Soggetti profani. Figure: putto. Animali: anitra. |
notizie storico-critiche | L'assenza di precedenti etichette inventariali, ad eccezione di quella relativa alla campagna attuale, impedisce di individuare committenza e collocazione originaria dell'oggetto. Difficilmente probabile, nonostante la qualità dell'oggetto, la provenienza dalle collezioni del duca d'Aosta Emanuele Filiberto, ultimo abitante di palazzo Dal Pozzo, benché dai cataloghi d'asta che portarono alla dispersione dell'arredo nei primi decenni del Novecento ne risulti una ricca serie. Infatti, nell'elenco dei beni venduti da Casa Savoia Aosta, allegato al verbale del Consiglio Provinciale con il quale l'Ente, nel 1940, dopo aver acquisito il palazzo, approvò l'acquisto di alcuni mobili e suppellettili ancora ivi conservati, figura un solo "orologio a pendolo da camino", senza ulteriori specificazioni, nella "Sala da giuoco". E' assai probabile che l'orologio possa essere pervenuto alla Provincia attraverso donazioni o sia stato trasferito dalla precedente sede dell'Ente, il palazzo delle Segreterie di Stato, acquistato da Casa Savoia nel 1885. Da un punto di vista stilistico, l'oggetto presenta elementi caratteristici della produzione di ambito francese del terzo quarto del XIX secolo con rielaborazione dei motivi ornamentale settecenteschi rocailles come testimoniano la forma sinuosa e l'intreccio di foglie accartocciate. Tale produzione fu largamente diffusa anche in Piemonte, come testimoniano alcuni esemplari conservati presso le residenze sabaude, tra i quali si ricorda, per lo stringente confronto, quello conservato nel Palazzo Reale di Torino, presso lo stanzino attiguo alla Galleria delle Battaglie, E. Colle-G. Brusa, scheda n. 94, in G. Brusa, A Griseri, S. Pinto (a cura di), Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, catalogo della mostra (Torino, Palazzo Reale, 1988), Milano, 1988, p. 266. |
altre attribuzioni | produzione piemontese |
bibliografia | Brusa G./ Griseri A.( 1988)p. 266, n. 94 |
definizione | orologio, da tavolo |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
ente schedatore | TO |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Facchin L.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2003 |
anno modifica | 2007 |