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bene culturale | dipinto, elemento d'insieme |
soggetto | putto |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 10 00062037 |
localizzazione | ITALIA, Umbria, PG, San GiustinoLargo Crociani, 3 - 06016 San Giustino (PG) |
contenitore | castello, museo, Castello Bufalini, Castello Bufalini, Largo Crociani, 3 - 06016 San Giustino (PG), Castello Bufalini, Camera del Cardinale (Sala n. 14), fascia mezzana delle pareti. |
datazione | secc. XVII/ XVIII fine/ inizio; 1690 - 1710 [analisi stilistica; documentazione] |
autore | Matteucci Giuseppe (secc. XVII/ XVIII), Angelucci, Luca Antonio (1683-1733), |
materia tecnica | tavola/ pittura a olio |
misure | cm, alt. 38.5, largh. 37.5, cm, alt. 77, largh. 68, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed il Turismo |
dati analitici | Su fondo scuro putto nudo, seduto su una pietra. Nella mano destra un fascio verde di erba mangiato da un agnello del quale si vede la testa a sinistra del dipinto. la bocca del putto è aperta, il suo braccio sinistro è steso verso la sua sinistra.FIGURE: putto. ATTRIBUTI (putto): agnello; fascio d'erba. OGGETTI: pietra. |
notizie storico-critiche | Il dipinto fa parte di una serie di sei quadri con il soggetto di un putto collocati nella stessa Stanza del cardinale e presumibilmente dello stesso autore. L'elenco della Soprintendenza dell'Umbria ritiene il dipinto di "scuola romana fine sec. XVII" (1992). L'attribuzione alla scuola romana viene fatta alla luce di quanto affermano Falcidia G., Sapori G. (1987), avvalorata, tuttavia, dallo studio della Rossi G. (2008) nel pannello didattico della Camera del Cardinale, dove evidenzia "la scoperta degli artisti di Città di Castello". Questo dipinto fa parte della serie mezzana della sopracitata camera, raffigurante "Putti" con vari attributi, presenta una delle notevoli cornici di gusto tardo barocco, disegnate dell'architetto pittore G. Ventura Borghesi (1640-1708), alle quali appartengono anche la serie ovale del Vecchio Testamento e altre, intagliate dal Maestro Marcello, probabilmente da Agostino Restini e dorate dal Viviani Bartolomeo. Questi artisti, provenienti da Città di Castello, dimostrano come la manifattura locale dell'Alta Valle del Tevere nel sec. XVIII, abbia raggiunto livelli di alta qualità nell'arte dell'intaglio. Falcidia G., Sapori G. (1987), attribuiscono la serie dei paesaggi, alla scuola romana della fine del sec. XVII-inizio del XVIII. Rossi G. (2011) nel pannello didattico della Camera del Cardinale, conferma la datazione dei dipinti che si ispirano alla maniera del paesaggista romano, Gaspard Dughet (1615-1675) che aveva portato all'estrema potenzialità, il paesaggio classicista della prima metà del Seicento. Genere, quello del paesaggio, molto apprezzato e richiesto e che si era affermato accanto alle tradizionali iconografie sacre proprio in quegli anni. I dipinti sono stati eseguiti in gran parte da due inediti pittori di Città di Castello, Giuseppe Matteucci e Luc' Antonio Angelucci (1683-1733) sotto la direzione dell'architetto pittore G. Ventura Borghesi (1640-1708). Questi artisti hanno frequenti contatti con l'ambiente artistico romano, in particolare l'Angelucci ha abitato a Roma nelle case della famiglia Bufalini. |
georeferenziazione | localizzazione fisica: x: 43.54960; y: 12.17649; metodo di georeferenziazione: punto approssimato; tecnica di georeferenziazione: rilievo tramite GPS; base di riferimento: Google Maps; 29-07-2015 |
definizione | dipinto |
regione | Umbria |
provincia | Perugia |
comune | San Giustino |
indirizzo | Largo Crociani, 3 - 06016 San Giustino (PG) |
ente schedatore | S165 |
ente competente | S165 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Schepers, Jorg; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Canti, KatiaGaribaldi, Vittoria; Trascrizione per informatizzazione: Schepers, Jorg (1996); Aggiornamento-revisione: ARTPAST - Tassini, Alessandra (2006), SBSAE PG, Fun |
anno creazione | 1992 |
anno modifica | 2006; 2015 |