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bene culturale | dipinto |
soggetto | raccolta della Manna e delle Coturnici |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 05 00123611 |
localizzazione | Italia, Veneto, VE, Venezia, Isola di San Giorgio MaggioreNR (recupero pregresso) |
contenitore | convento, Fondazione "Giorgio Cini", NR (recupero pregresso), Fondazione "Giorgio Cini", chiostro dei Cipressi o del Buora, sala Chiostro, parete di accesso, al centro |
datazione | sec. XVI secondo quarto; 1539 - 1539 [bibliografia] |
autore | De Pitati Bonifacio detto Bonifacio Veronese (1487/ 1553), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 197, largh. 447, |
condizione giuridica | proprietà Stato, NR (recupero pregresso) |
dati analitici | Tela a tre arcate giàcon pennacchi aggiunti e dipinti a continuazione dello sfondo. Olio su tela. Cornice dorata. Personaggi: Mosè; Aronne. Comparse: Uomini; Donne; Bambini; Vecchi; Soldato. Oggetti: Cesta; Lancia; Manna. Animali: Quaglie (Coturnici). Paesaggio: Nuvole, Montagne; Roccia; Albero; Tenda. Il dipinto è diviso in due diversi momenti. A sinistra Mosè su una roccia chiede l'intervento divino. più sotto Aronne, in primo piano prega, al centro vi è la caduta delle quaglie, a destra la raccolta della manna.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Ai Camerlenghi aveva accanto, sulla stessa parete, i nn. 82 e 83 del Catalogo Moschini Marconi (1962, vol. II). Il Boschini (1664, p.274) riporta: "nel quadro di mezzo grande, si vedono gli Hebrei, guidati da Mosè nel deserto con la manna, & altre cose simili". Le fonti, dal Ridolfi (1648, vol. II, p.266) in avanti, attribuiscono il quadro a Bonifacio. Il Bercken (1927, p.208) vi vede un richiamo alla corrente manieristica. La Westphal (1931, Cat. n.130), trasportando la datazione verso il 1550, vi scorge del "tintorettismo". S. Moschini Marconi (1962, vol. II, p.52, n.84) vi scorge "un richiamarsi assai palese alla corrente manieristica, come già osservò il Bercken, non solo vi sono spunti di gusto Parmigianesco e derivazioni da stampe nordiche, ma vi appare la conoscenza di pittori tosco-romani sul tipo del Salviati, così che sembra di dover pensare ad una datazione attorno al 1540, non certamente anteriore, semmai più tarda". G. T. Faggin ("Arte Veneta", 1962, pp.83-84) parlando di questo dipinto e della "Moltiplicazione dei Pani e dei Pesci" dello stesso autore rileva che "si sono rivelate due importantissime opere nel percorso artistico bonifacesco e nella storia del primo manierismo veneto: una tale fluiditàdi forme può sembrare sorprendente per Bonifacio [che ricorre] a una tecnica spedita, un po' meccanica". Per la Moschini Marconi (1962, vol. II, p.52, n.84) è opera di collaborazione con la bottega. Dello stesso parere S. Simonetti (1986, 109, cat. n.37) la quale nota che "la fluiditàdelle forme può apparire sorprendente per Bonifacio, così come la tecnica meccanica dell'esecuzione, alla quale ha preso parte la bottega, ma è senza dubbio indicativa della costante rielaborazione dei mezzi linguistici dell'Artista". |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Italia, Veneto, VE, Venezia, sestiere di S. Polo; luogo di provenienza: Italia, Veneto, VE, Venezia, Dorsoduro |
bibliografia | Ridolfi C.( 1648)Vol. II (1914), p. 266; Boschini M.( 1664)274; Boschini M.( 1674)(S. Polo) 23; Zanetti A. M.( 1771)227; Moschini G. A.( 1815)Vol. II, p. 506; Ruskin J.( 1853)Vol. III (1907), p. 273; Zanotto F.( 1856)107; Ludwig G.( 1902)46; Westphal D.( |
definizione | dipinto |
regione | Veneto |
provincia | Venezia |
comune | Venezia |
localita | Isola di San Giorgio Maggiore |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S72 |
ente competente | S101 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Mandelli V.; Funzionario responsabile: Gramigna S.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Daniele M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1991 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.465156 |
longitudine | 12.344262 |