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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | riposo nella fuga in Egitto |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 18 00109770 |
localizzazione | Italia, Calabria, CS, CosenzaVia G. B. Gravina |
contenitore | palazzo, museo, Galleria Nazionale, Palazzo Arnone, Via G. B. Gravina, Galleria Nazionale, interno |
datazione | sec. XVII secondo quarto; 1625 - 1649 [bibliografia] |
autore | De Rosa Giovan Francesco detto Pacecco (1607/ 1656), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | cm., alt. 122.5, largh. 148.5, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | L'opera, che rappresenta Madonna con Bambino, S. Giuseppe e tre angeli, è parte di un ciclo di quattro tele per il quale lo stesso Pacecco produsse la Nascita di Maria e la Presentazione di Gesù Bambino al tempio.Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; S. Giuseppe. Figure: angeli. |
notizie storico-critiche | Il dipinto è stato reso noto da Giorgio Leone, che nel 1999, ha compilato la scheda per il catalogo della mostra cosentina "La raccolta dei dipinti di Palazzo Arnone", a cura di Giorgio Ceraudo. In tale occasione Leone, riportando le attribuzioni a Pacecco De Rosa di Nicola Spinosa e di Clovis Whitfield, osservava il formato relativamente ridotto del dipinto ed il tono quotidiano della scena supponendo, quindi, una committenza privata. Per quanto concerne la datazione, quella proposta da Leone è relativa agli anni 1637-1640, in base a raffronti con opere come la Fuga in Egitto di Aniello Falcone nel Duomo di Napoli datata 1641, la Madonna col Bambino di Massimo Stanzione della Chiesa di Sant'Agostino degli Scalzi ed il Riposo nella fuga in Egitto di Filippo Vitale della Pinacoteca di Matera. Riccardo Lattuada, che nel 2003 compila la scheda dell'opera per il catalogo della mostra curata da Rossella Vodret, aggiunge alcune note supplementari sulla genesi dell'impianto compositivo. Pacecco De Rosa, nella realizzazione di questo dipinto, si avvale di prototipi desunti da Massimo Stanzione, in particolare, del maestro, sembra aver presente la Fuga in Egitto della Chiesa di S. Paolo Maggiore a Napoli. Per quanto concerne la matrice romano-bolognese del dipinto, secondo lo studioso, questa va cercata nella Fuga in Egitto conservata a Napoli nella Quadreria dei Gerolomini la cui attribuzione varia da Giudo Reni a Simone Cantarini. Riccardo Lattuada data la tela al 1645 evidenziando un parallelo cronologico con la Fuga in Egitto del Vitale a Matera. |
bibliografia | Lattuada R.( 1982)p. 65 n. 26; Leone de Castris P./ Middione R.( 1986)pp. 102-103; Pepper S.( 1988)pp. 346, A6, 2a; Schutze S./ Willette T. W.( 1991)pp. 90, 231-232, A83, A84, 357, 362; Lattuada R.( 1991)p. 67; Leone de Castris P.( 1994)n. 54; Ceraudo G.( |
definizione | dipinto |
regione | Calabria |
provincia | Cosenza |
comune | Cosenza |
indirizzo | Via G. B. Gravina |
ente schedatore | S112 |
ente competente | S112 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Primicerio A.; Funzionario responsabile: Iannace R.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Tufaro R. (2007); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Tufaro R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2005 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 39.290705 |
longitudine | 16.261770 |