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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | ritorno del figliol prodigo |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00207692 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, AglièNR (recupero pregresso) |
contenitore | castello, museo, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Secondo Piano, stanza n. 15, Camera di Passaggio buia, parete sinistra, appeso |
datazione | sec. XIX ; 1818 (post) - 1820 (ante) [analisi stilistica] |
autore | Barne Luigi (1798/ 1837), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 126, largh. 163, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Tre figure, quella di sinistra, il figlio dal torso nudo, si sta togliendo la camicia mentre un cane si appoggia con le zampe anteriori e lui per fargli festa, il padre al suo fianco lo abbraccia con la mano sinistra e con la destra lo indica ad un servitore che sta portando degli abiti puliti.Soggetti sacri: Nuovo Testamento; Parabola del Figliol Prodigo. Figure: Il padre; il figlio; servitore. Animali: un cane. |
notizie storico-critiche | Il dipinto opera del Barne, è copia di un dipinto del Guercino (in: Catalogo della Mostra: "Il Guercino : 1591-1666 : Giovanni Francesco Barbieri" , a cura di Sir Denis Mahon, Bologna 1991, n. 61, p. 150) che rappresenta "La parabola del Figliol Prodigo" (Luca, 15:11-32). Il Barne eseguì con ogni probabilità il suo dipinto in occasione del suo pensionato romano quando il dipinto originale nel 1818 passò da casa Lancillotti a casa Borghese, insieme a quello del "Gladiatore morente" conservato anch'esso ad Agliè. (cfr.: S. Pinto "Dalla Rivoluzione alla Restaurazione" in: "Arte di corte a Torino da Carlo Emanuele III a Carlo Felice", Torino 1987, p. 126 e p. 299, tav. 90 e M. Tomiato, "Luigi Barne", in: Pittori dellOttocento in Piemonte, Arte e Cultura Figurativa 1800-1830", Torino 2002, p. 314). Il Barne era infatti pensionato di Carlo Felice a Roma già dal 1819 (F. Dalmasso, "L'istituzione del pensionato artistico" in Ibidem, p. 317, n. 11) e anche dopo la morte di Carlo Felice, con Maria Cristina (in: ASTO, Archivio del Duca di Genova, Casa di Maria Cristina, dal 1831 al 1834, m. nn. 128, 127, 126, 125). Il dipinto (segnalato anche da E. Gabrielli, "La decorazione e gli arredi in: Il Castello di Agliè, gli appartamenti e le Collezioni", Torino 2001, p. 83), è forse già presente nel Castello nel 1831 come segnalato dall'inventario di quell'anno (in: ASTO, Archivio del Duca di Genova, Tenimento di Agliè, Reale Castello di Agliè. Inventario 1831, m. n. 59, p. 53). Lo è senz'altro nel 1855 (in: ASTO, Archivio del Duca di Genova, Tenimento di Agliè, m. n. 3, fasc. 32, n. 466). |
bibliografia | Tomiato M.( 2002)p. 314; Gabrielli E.( 2001)p. 83; Mahon M.( 1991)p. 150 n. 61; Dalmasso F.( 1987)p. 317, n. 11; Pinto S.( 1987)p. 126, p. 299 |
definizione | dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Agliè |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
rapporto | RAPPORTO OPERA FINALE/ORIGINALE: Stadio opera: copia, Autore opera finale/originale: Barbieri Giovan Francesco detto Guercino, |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Vertova M.L.; Funzionario responsabile: Ragusa E.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2003 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.366166 |
longitudine | 7.775800 |