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Opera d'arte ritratti di Martino Borrione e di Annibale Barbera di Catella Fratelli Ditta (notizie metà sec. XX), Buzzi Reschini Giacomo (1881/ 1962), a Torino

L'opera d'arte ritratti di Martino Borrione e di Annibale Barbera di Catella Fratelli Ditta (notizie metà sec. XX), Buzzi Reschini Giacomo (1881/ 1962), - codice 01 00210691 di Catella Fratelli Ditta (notizie metà sec. XX), Buzzi Reschini Giacomo (1881/ 1962), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia
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bene culturalelapide commemorativa, opera isolata
soggettoritratti di Martino Borrione e di Annibale Barbera
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00210691
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, Torino
datazionesec. XX primo quarto; 1916 - 1916 [iscrizione; analisi stilistica]
autoreCatella Fratelli Ditta (notizie metà sec. XX), Buzzi Reschini Giacomo (1881/ 1962),
materia tecnicamarmo verde delle Alpi/ incisionebronzo/ cesellatura
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiEntro una lastra di formato rettangolare in marmo verde venato sono collocate, nella metà superiore, due formelle bronzee quadrate. All'interno di ciascuna di esse entro tondo è rappresentato un personaggio maschiele a mezzo busto. In quella a sinistra, con il busto frontale, e il viso rivolto verso destra, Martino Borrione. Porta i capelli corti, lievemente stempiati, lunghi baffi; indossa camicia; cravatta e giacca. In quella a destra, Annibale Barbera, rappresentato frontalmente. Porta i capelli corti con la fronte scoperta e corti baffi. Indossa camicia, giacca, cravatta. Iscrizione incisa nel marmo su due righe al di sopra dei ritratti e su sei righe al di sotto. La targa è affissa al muro a mezzo di perni metallici.Soggetti profani. Ritratti. Personaggi: Martino Borrione; Annibale Barbera. Abbigliamento.
notizie storico-criticheIn assenza di ulteriori riscontri documentari è ipotizzabile che la targa, commemorativa di due ex-allievi dell'istituto, periti durante la prima guerra mondiale, sia stata realizzata nel primo dopoguerra. L'opera venne affidata allo scultore di origine lombarda Giacomo Buzzi Reschini (Viggiù/VA, 1881-Torino, 1962), trasferitosi a Torino sin dal 1897 ed affermatosi nel panorama figurativo non solo piemontese a partire dalla grande Esposizione Internazionale di Torino del 1911, realizzando gruppi e rilievi plastici per alcuni padiglioni. A partire dal 1919 fu largamente impegnato in commissioni pubbliche per monumenti ai caduti, come nel caso in esame, benché una soluzione simile a quella proposta per i due ex allievi dell'Istituto di via Gaudenzio Ferrari, pur con accenni di gusto Liberty, si ritrovi in una targa con due ritratti di profilo dal titolo "I miei più cari" presentata alla Promotrice di Belle Arti del 1909. Impegnato ripetutamente anche per statuaria cimiteriale, non esenti da influssi bistolfiani e per opere di soggetto sacro, nel corso degli anni trenta si risolse ad un stile più sobrio e monumentale a cui potrebbero ascriversi anche i sintetici ritratti in esame. Per un profilo biografico dell'artista, G. Negri, Giacomo Buzzi Reschini Scultore, Torino, 1961, pp. 5-79; A. Panzetta, Dizionario degli scultori italiani dell'Ottocento e del primo Novecento, Torino, 1994, v. I, p. 66; A. Panzetta, Nuovo dizionario degli scultori italiani dell'Ottocento e del primo Novecento, Torino, 2003, v. I, p. 114.
bibliografiaNegri G.( 1961)pp. 5-79; Panzetta A.( 1994)v. I, p. 66; Panzetta A.( 2003)v. I, p. 114
definizionelapide commemorativa
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
ente schedatoreTO
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Facchin F.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2004
anno modifica2007

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