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Opera d'arte ritratto d'uomo di Barbieri Giovan Francesco detto Guercino (1591/ 1666), a Spoleto

L'opera d'arte ritratto d'uomo di Barbieri Giovan Francesco detto Guercino (1591/ 1666), - codice 10 00044070 di Barbieri Giovan Francesco detto Guercino (1591/ 1666), si trova nel comune di Spoleto nella provincia di Perugia sita in palazzo, comunale, Palazzo Comunale, Spoleto, Pinacoteca Comunale, Antisala della pinacoteca.
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoritratto d'uomo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco10 00044070
localizzazioneItalia, Umbria, PG, SpoletoSpoleto
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo Comunale, Spoleto, Pinacoteca Comunale, Antisala della pinacoteca.
datazionesec. XVII ; 1643 - 1643 [iscrizione]
autoreBarbieri Giovan Francesco detto Guercino (1591/ 1666),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 128, largh. 110,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Spoleto
dati analiticiIl gentiluomo, in abito scuro con colo e polsi bianchi indica con la mano sinisrta il paesaggio alle sue spalle, in cui si scorge un accampamento militare nei pressi di una fortezza. A sinistra è un tavolo su cui è poggiato un calamaio con penna e foglio piegato. Il dipinto è provvisto di cornice lignea modanata e dorata dello spessore di cm.10.Ritratti: Alfonso Palettoni. Paesaggi: accampamento; tende. Oggetti: scrivania; penna; calamaio.
notizie storico-criticheIl dipinto fu lasciato in eredità alla compagnia della Fede di Gesù di Spoleto da Giovanni Battista Palettoni, ultimo discendente della famiglia con testamento redatto l'8 settembre 1803. Successivamente passò allo "Spedale Civile" del Comune insieme agli altri beni di proprietà della compagnia, con decreto napolenico del 23 ottobre 1811. Nella seconda metà dell' ottocento, tra il 1872 e il 1873, insieme ad altri dipinti di provenienza diversa, entrò a far parte del primo nucleo della Pinacoteca Comunale (Ceccaroni, 1975, pp.77-78). In seguito al restauro dell'opera, chi ha riveltao in pieno la sua qualità, sono state distinte nel dipinto alcune parti, la testa e le mani, che sono state riferite ad un intervento diretto del Guercino, mentre il resto dell'opera, di più debole qualità, sarebbe stato eseguito dalla bottega del pittore Centese (AA.VV., 1980, P.483). I rapporti tra Alfonso Palettoni e il Guercino erano gia documentati per gli anni tra il 1636 e il1637, quando il Palettoni resse la carica di Governatore della città di Cento (Toscano B., 1970, n.14, pp.47-52). Successivamente ebbe l'incarico di uditore generale dell'esercito pontificio e di Forte Urbano, una cui veduta è presente nel dipinto, e di governatore di Fabriano, come è attestato anche da una iscrizione visibile sul retro della tela prima del recente rifodero.
bibliografiaCeccaroni S.( 1975)pp.77-78; Pittura Seicento( 1980)pp.483-484
definizionedipinto
regioneUmbria
provinciaPerugia
comuneSpoleto
indirizzoSpoleto
ente schedatoreR10
ente competenteR10
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Felicetti P.; Funzionario responsabile: Santi F.Benazzi G.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Marino C. (2006); Aggiornamento-revisione: COO.BE.C. Spoleto (1983), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Mari
anno creazione1975
anno modifica1983; 2006
latitudine42.734121
longitudine12.741185

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