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bene culturale | dipinto |
soggetto | RITRATTO DELL' ARCIVESCOVO GIOVAN DOMENICO MANSI |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00528056 |
localizzazione | Italia, Toscana, LU, Luccavia Galli Tassi |
contenitore | palazzo, Palazzo Mansi, via Galli Tassi, Museo Nazionale di Palazzo Mansi, sezione Pittura dell'Ottocento, secondo piano, stanza I |
datazione | sec. XVIII ; 1764 (ca.) - 1764 (ca.) [analisi stilistica; bibliografia] |
autore | Batoni Pompeo Girolamo (1708/ 1787), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 71, largh. 60, |
condizione giuridica | proprietà Stato, SBAPPSAE Lucca e Massa Carrara |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: arcivescovo. Abbigliamento religioso: mozzetta. Oggetti: pendente a crocetta. |
notizie storico-critiche | Giovan Domenico Mansi, professore di teologia morale a Napoli, chiamato dall' arcivescovo E. Colloredo rienta in patria dove fonda l'Accademia di Storia Ecclesiastica e Liturgia; Nel 1764 viene nonimato arcivescovo di Lucca da papa Clemente XIII ed è probabilmente in questa occasione, o immediatamente prima, che commissiona al Batoni il proprio ritratto. E' il Mansi (morto nel 1769) ha lasciare la tela ai canonici lateranensi di S. Maria Corteorlandini, che la destinano alla loro biblioteca, assieme ai moltissimi volumi (oltre 20.000) che lo stesso vescovo dona loro; i locali del convento dove era ospitata la biblioteca passarono in seguito alla Biblioteca Statale di Lucca ed è forse in questa occasione che il ritratto entra nelle collezioni museali . Sue repliche si conservano in loco presso l'Accademia di Scienze, Lettere ed Arti e presso una collezione privata, a Barletta nella Pinacoteca (eseguita su rame) e a Roma, in S. Maria in Campitelli. Questo esemplare, di forma leggermente diversa, è di qualità veramente notevole, tanto da potersi ritenere eseguita sotto la sua direzione. Dalla corrispondenza epistolare del pittore il ritratto risulta quasi ultimato nel 1764, quando cioé il Batoni ha fatto già ritorno a Roma. Fra i moltissimi ritratti da lui eseguiti, questo si segnala per una carica psicologica particolare. Per connotare il personaggio in tutta la sua acutezza spirituale, il Batoni infatti non inserisce nella scena alcun elemento ornamentale che possa contribuire alla sua caratterizzazione, ma si affida esclusivamente alla grande capacità introspettiva che gli è propria e che fà sì che elementi apparentemente negativi, quali l'età del soggetto, il naso prominente, gli occhi cerchiati, diventino il fulcro della composizione. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, LU, Lucca |
bibliografia | Trenta T.( 1716-1836)p. 16; Mazzarosa A.( 1820)p. 115; Ridolfi E.( 1843)pp. 95-96; Campetti P.( 1877)p. 48; Voss H.( 1909)p. 64; Emmerling E.( 1920)p. 650; Marcucci L.( 1932)p. 105; Cracas L. A.( 1911)p. 110; Belli Barsali I.( 1942)p. 16; Museo Guinigi( 1 |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Lucca |
comune | Lucca |
indirizzo | via Galli Tassi |
ente schedatore | S39 |
ente competente | S39 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Paoli M.; Funzionario responsabile: Caleca A.; Trascrizione per informatizzazione: Guarraccino M. (1998); Aggiornamento-revisione: Guarraccino M. (1998), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Giusti P. (2000), Referente scien |
anno creazione | 1977 |
anno modifica | 1998; 2000; 2006 |
latitudine | 43.842214 |
longitudine | 10.505064 |