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bene culturale | dipinto, ciclo |
soggetto | ritratto di Amedeo Tizone del Pozzo |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00204107 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, AglièNR (recupero pregresso) |
contenitore | castello, museo, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Secondo piano nobile: locale deposito, griglie |
datazione | sec. XIX secondo quarto; 1847 - 1847 [documentazione] |
autore | Giordanello Giuseppe (notizie 1842-1860), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 70, largh. 51, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Dipinto entro cornice lignea intagliata, dorata, da cui pende cartiglio entro cornicetta dorata con iscrizione a penna sul lato anteriore "Giacomo Ant.o della Torre/ 427" e sul retro a matita "48". Ritrae Giacomo Antonio della Torre a mezzo busto, leggermente di tre quarti, con corazza, su sfondo di colore ocra. Nella parte inferiore del dipinto fascia priva di iscrizioni.Personaggi: Amedeo Tizone del Pozzo.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: emblema, Qualificazione: cavalleresco, Identificazione: collare dell'Ordine Supremo della SS. Annunziata, Posizione: indossato dal personaggio ritratto, Descrizione : collare composto da catena e pendente con l'immagine della SS. Annunziata entro nodi Savoia, |
notizie storico-critiche | Il dipinto appartiene alla serie di settantadue tele raffiguranti Cavalieri dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata commissionate dalla regina Maria Cristina, vedova di Carlo Felice, per la Galleria della Chiesa del Castello di Agliè. Il ciclo fu inaugurato dal ritratto del "governatore di Torino Sallier de La Tour, il comandante delle truppe nel 1821, e ministro degli esteri di Carlo Felice, dipinto nel 1841 dal Capisani (bozzetto a Racconigi)" (cfr. E. Castelnuovo-M. Rosci, a cura di, "Cultura figurativa e architettonica negli stati del Re di Sardegna 1773-1861", catalogo della mostra, Torino 1980, v. I p. 396 di Marco Rosci). Al dipinto di grandi dimensioni (cm. 176 x 108) furono accostati, come pendant, il ritratto di Guglielmo di Grandson (226 x 158 cm.) realizzato da Francesco Sampietro e poi il gruppo di tele più piccole (cm. 70 x 50 circa). La scelta tematica della serie s'inserisce nel filone programmatico di esaltazione dinastica condiviso dal nuovo sovrano Carlo Alberto, promotore di progetti analoghi a decorazione della Galleria del Daniele e della Sala del Caffè di Palazzo Reale a Torino, distinguendosi però nella scelta degli artisti coinvolti. La regina infatti, in autonomia dalla sfera ufficiale, predilesse giovani pittori degli stati sardi e vincitori del pensionato a Roma come Angelo Capisani, Gaetano Gallino, Michelangelo Pittatore, Carlo Frigiolini, Francesco Sampietro e Francesco Cusa. Il dipinto è firmato da Giuseppe Giordanello, nativo di Alba (CN), sul quale non si sono trovate notizie nei comuni repertori biografici. E' documentata però la sua partecipazione alle esposizioni organizzate dalla Società Promotrice delle belle arti di Torino negli anni 1842, 1844-48, 1850, 1852, 1855 e 1858-1860 con soggetti di genere, religiosi e storici (cfr. Eraldo Bellini, "Pittori piemontesi dell'Ottocento e del primo Novecento", Torino 1998, p. 212). Il personaggio effigiato nella tela in esame è identificato negli inventari con Giacomo Antonio della Torre mentre l'iscrizione sul retro indica "Amedeo Tizzone del Pozzo". Nel corso della ricerca d'archivio è emerso un pagamento a nome di Giordanello che documenta e motiva l'esecuzione del dipinto: £. 100 a "Giordanello Giuseppe Pittore Ammontare del Prezzo convenuto di un quadro rappresentante il Ritratto di S.E. Amedeo Del Pozzo statogli commissionato da S.E. il Conte Gran Mastro per conto di S. M. la Regina, qual quadro destinato a surrogare quello già stato dipinto dal Pittore Savio per non esser degno di venir collocato al luogo destinatogli come da dichiara del Prof. Palmieri" (mandato n. 128 del 1 maggio 1848 in ASTO, Archivio Duca di Genova, Azienda Maria Cristina, Conti amministrativi). La tela fu dunque commissionata in sostituzione di un'altra, di scarsa qualità, da cui derivò il volto del personaggio effigiato (cfr. scheda n. 00204110) ma non si spiega comunque perchè ci sia stato questo scambio di identità tra le persone effigiate. Il personaggio effigiato potrebbe identificarsi con Amedeo dal Pozzo, Conte di Ponderano, Marchese di Garessio e Voghera, Gran Mastro della Casa, Ambasciatore, Consigliere di Stato investito dalla reggente Cristina di Francia nel 1638 e defunto il 13 maggio 1649. Si riferisce inoltre che Giacomo Antonio della Torre, Consigliere di Stato, Ciambellano e Ambasciatore, fu investito da Carlo Emanuele I nel 1602. |
committenza | Borbone Maria Cristina di, regina |
bibliografia | Castelnuovo E./ Rosci M.( 1980)v. I, p. 396 di Rosci M.; Michelangelo Pittatore( 1983)pp. 7-9 di Varallo F.; Bellini E.( 1998)p. 212 |
definizione | dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Agliè |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Traversi P.; Funzionario responsabile: Ragusa E.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2002 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.366166 |
longitudine | 7.775800 |