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bene culturale | dipinto, ciclo |
soggetto | ritratto di Amedeo Tizone del Pozzo |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00204110 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, AglièNR (recupero pregresso) |
contenitore | castello, museo, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Secondo piano nobile: locale deposito, griglie |
datazione | sec. XIX secondo quarto; 1844 - 1844 [documentazione] |
autore | Savio Giuseppe (notizie 1844-1845), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 70, largh. 51, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Dipinto senza cornice. Ritrae Amedeo Tizone del Pozzo a mezzo busto, leggermente di tre quarti, con corazza, su sfondo sfumato di colore verde scuro. Nella parte inferiore del dipinto fascia con iscrizione.Personaggi: Amedeo Tizone del Pozzo.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: emblema, Qualificazione: cavalleresco, Identificazione: collare dell'Ordine Supremo della SS. Annunziata, Posizione: indossato dal personaggio ritratto, Descrizione : collare composto da catena e pendente con nodi Savoia, |
notizie storico-critiche | Il dipinto appartiene alla serie di settantadue tele raffiguranti Cavalieri dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata commissionate dalla regina Maria Cristina, vedova di Carlo Felice, per la Galleria della Chiesa del Castello di Agliè. Il ciclo fu inaugurato dal ritratto del "governatore di Torino Sallier de La Tour, il comandante delle truppe nel 1821, e ministro degli esteri di Carlo Felice, dipinto nel 1841 dal Capisani (bozzetto a Racconigi)" (cfr. E. Castelnuovo-M. Rosci, a cura di, "Cultura figurativa e architettonica negli stati del Re di Sardegna 1773-1861", catalogo della mostra, Torino 1980, v. I p. 396 di Marco Rosci). Al dipinto di grandi dimensioni (cm. 176 x 108) furono accostati, come pendant, il ritratto di Guglielmo di Grandson (226 x 158 cm.) realizzato da Francesco Sampietro e poi il gruppo di tele più piccole (cm. 70 x 50 circa). La scelta tematica della serie s'inserisce nel filone programmatico di esaltazione dinastica condiviso dal nuovo sovrano Carlo Alberto, promotore di progetti analoghi a decorazione della Galleria del Daniele e della Sala del Caffè di Palazzo Reale a Torino, distinguendosi però nella scelta degli artisti coinvolti. La regina infatti, in autonomia dalla sfera ufficiale, predilesse giovani pittori degli stati sardi e vincitori del pensionato a Roma come Angelo Capisani, Gaetano Gallino, Michelangelo Pittatore, Carlo Frigiolini, Francesco Sampietro e Francesco Cusa. Il dipinto in esame non fu preso in carico negli inventari storici e la catena qui abbozzata si riferisce solo alle voci generiche da riferirsi all'intera serie dei cavalieri. Il personaggio effigiato è identificabile, come indica l'iscrizione sul retro, con "Amedeo Tizone del Pozzo 1390.". Nel corso della ricerca d'archivio è emerso un pagamento interessante, che spiega le ragioni dell'assenza di cornice e di numeri d'inventario antichi. A Giuseppe Giordanello furono pagate £. 100 "Ammontare del Prezzo convenuto di un quadro rappresentante il Ritratto di S.E. Amedeo Del Pozzo statogli commissionato da S.E. il Conte Gran Mastro per conto di S. M. la Regina, qual quadro destinato a surrogare quello già stato dipinto dal Pittore Savio per non esser degno di venir collocato al luogo destinatogli come da dichiara del Prof. Palmieri" (mandato n. 128 del 1 maggio 1848 in ASTO, Archivio Duca di Genova, Azienda Maria Cristina, Conti amministrativi). Questa tela dunque fu quella scartata e al suo posto Giordanello ne dipinse un'altra, di qualità migliore, riprendendone però il volto del personaggio (cfr. scheda n. 00204107). Giuseppe Savio, pittore poco noto, è attestato come autore di altri tre ritratti di membri della famiglia Gattinara per la collezione dei cavalieri, stilisticamente confrontabili. Nel registro dei Conti amministrativi dell'Azienda Maria Cristina per il 1844 e il 1845 sono stati reperiti due mandati di pagamento al pittore (mandati n. 364 del 23 novembre 1844 e n. 143 del 1 giugno 1845) per l'esecuzione di ritratti, di cui non è esplicitato il soggetto, probabilmente riferibili al presente dipinto: £. 180 a "Savio Giuseppe Pittore per corrispettivo cioè Lire Cento di un Ritratto eseguito in Roma rappresentante un Cavaliere dell'Ordine Supremo dell'Annunziata, e Lire Ottanta in anticipata di commissione affidatagli per altri 3 simili Ritratti al prezzo convenuto di £. 80 caduno, come da ordine di S.E. il Sig.r Conte Gran Mastro" e £. 240 a "Savio Giuseppe Pittore in aggiunta alle £. 80 pagategli con Mandato 23 novembre 1844 n. 364 ed in saldo ammontare di N. 4 Ritratti di Cavalieri dell'Ordine Supremo della SS. Annunziata da esso eseguiti d'ordine di S.E. il Conte Di Colobiano per conto di S.M. la Regina". I due pagamenti sono registrati, con analoga descrizione, anche in una serie di conti parallela (Archivio Duca di Genova, Casa di Maria Cristina, Carte varie, reg. n. 610ter Mandati di pagamento 1844 e reg. n. 611 Mandati d'Uscita 1845). Il personaggio effigiato potrebbe identificarsi con Amedeo dal Pozzo, Conte di Ponderano, Marchese di Garessio e Voghera, Gran Mastro della Casa, Ambasciatore, Consigliere di Stato investito dalla reggente Cristina di Francia nel 1638 e defunto il 13 maggio 1649. |
committenza | Borbone Maria Cristina di, regina |
bibliografia | Castelnuovo E./ Rosci M.( 1980)v. I, p. 396 di Rosci M.; Michelangelo Pittatore( 1983)pp. 7-9 di Varallo F. |
definizione | dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Agliè |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Traversi P.; Funzionario responsabile: Ragusa E.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2002 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.366166 |
longitudine | 7.775800 |