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bene culturale | busto, opera isolata |
soggetto | ritratto di Anna Maria Perrone |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00025309 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, Torino |
datazione | sec. XVIII secondo quarto; 1727 (post) - 1727 (ante) [iscrizione; bibliografia fonte archivistica] |
autore | Bogetto Carlo Matteo (1650/ notizie fino al 1734), |
materia tecnica | marmo/ incisione/ scultura |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico non territoriale |
dati analitici | Il personaggio è rappresentato frontalmente, a mezzo busto. Porta la parrucca con i capelli parzialmente raccolti e ornati da nastro; una ciocca ricade sulla spalla sinistra. Le rughe, in corrispondenza della fronte e della bocca sono particolarmente evidenziate. Indossa un abito con corpetto con ampio scollo con fascia con motivo a nido d'ape al quale è applicato un merletto. Un drappo, fittamente panneggiato e appoggiato sulla spalla sinistra, profila il busto nella parte inferiore, in corrispondenza delle braccia, appenna accennate. La scultura poggia su un basamento a colonnetta con cornice superiore modinata e base a sezione quadrata. Esso è collocato su una mensola ornata da elemento a voluta che termina in una foglia di acanto stilizzata. Al di sotto di essa è collocata la lapide commemorativa e al di sopra è posto lo stemma gentilizio.Soggetti profani. Ritratti. Personaggi: Anna Maria Perrone. Abbigliamento.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: Perrone, Posizione: sopra il busto, Descrizione : Inquartato, al 1° e al 4° controinquartato di San Martino, al 2° e al 3° di Quart, cioè d'oro al castello di rosso, coll'orso legato, con catena alla porta, al naturale/ entro cartiglio/ cimato da corona, |
notizie storico-critiche | Anna Maria Perrone, figlia di Cesare e di Prospera di Bellegarde, dama d'onore della seconda Madama Reale, nacque a Torino, S. Teresa, il 27 ottobre 1649. Sposò (11 aprile 1673) il conte Gian Domenico Giovannini di Montaldo. Benefattrice dell'Ospizio di Carità di Torino, lo designò erede universale delle sue sostanze con testamento del 12 marzo 1703. Morì, settantacinquenne, il 7 marzo 1727, cfr. Biblioteca Reale, datt. A. Manno, Il patriziato subalpino, sec. XX, vol. 23. Il busto che la raffigura, commissionato allo scultore Carlo Matteo Bogetto dalla Congregazione di Carità, venne pagato nel mese di luglio dell'anno 1727. Originariamente collocato nell'antica sede del Regio Ospizio di Carità in contrada di Po, fu trasportato nella sede attuale, unitamente alla lapide e allo stemma relativi, durante gli ultimi giorni di luglio dell'anno 1888, ad opera dello scultore Arturo Rossi (notizie dal 1878 al 1910). |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Piemonte, TO, Torino |
definizione | busto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
ente schedatore | R01 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Bertorello G.Compilatore scheda: Dellarocca A.Compilatore scheda: Filippi P.Compilatore scheda: Lenzi F.Compilatore scheda: Mariotti G.Compilatore scheda: Pianarosa P.Compilatore scheda: Romei G.Compilatore scheda: Saretto E.; Funziona |
anno creazione | 1979 |
anno modifica | 2006 |