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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | ritratto di Annibale Carracci |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00351223 |
localizzazione | ITALIA, Piemonte, TO, Torinovia XX Settembre, 86 |
contenitore | palazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda |
datazione | sec. XIX primo quarto; 1823 - 1823 [data] |
autore | Constantin Abraham (1785/ 1855), |
materia tecnica | porcellana/ smaltatura a terzo fuoco |
misure | cm, alt. 21, largh. 18, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Cornice in legno intagliato e dorato con motivi vegetali.Personaggi: Annibale Carracci. |
notizie storico-critiche | Abraham Constantin si forma a Ginevra nella bottega di Henri l’Evêque, prima di trasferirsi a Parigi nel 1807 per proseguire la sua formazione sotto la direzione del barone Gérard. In Francia, grazie a Josephine de Beauharnais, Constantin ottiene il sostegno della famiglia imperiale, che gli commissiona numerosi ritratti su smalto. Collabora in seguito con la manifattura di Sèvres, il cui direttore, Brogniart, gli propone di trasferirsi a Firenze nel 1820 con l’incarico di riprodurre su smalto le opere degli antichi maestri. Constantin soggiorna in Toscana fino al 1826, anno in cui il re Carlo Alberto di Savoia acquista diciassette degli smalti su porcellana eseguiti durante il soggiorno a Firenze per 125.000 Franchi. Al suo ritorno a Parigi, Constantin è nominato “pittore su porcellana” di Carlo X e ottiene, poco dopo, la commissione per il “Carlo Alberto principe di Carignano alla presa del Trocadero”. Nel 1829, l’artista si trasferisce a Roma, dove decide di riprodurre su ceramica tutti gli affreschi di Raffaello del Vaticano e della Farnesina. Nel 1840, pubblica assieme a Stendhal, con cui condivide spesso il proprio alloggio a Roma, le “Idées italiennes sur quelques tableaux célèbres”. Lo smalto è una copia di un dipinto considerato nell’Ottocento come un autoritratto di Annibale Carracci e conservato presso gli Uffizi. L’opera, datata agli anni 1590-1591 circa, è oggi considerata piuttosto come un ritratto del pittore Antonio Vassillacchi detto l’Aliense. La miniatura della Galleria Sabauda non fa parte, molto probabilmente, del gruppo di diciassette dipinti su ceramica, che erano inizialmente destinati alla manifattura di Sèvres, ma che furono acquistati da Carlo Alberto di Savoia nel 1826. L’ingresso dell’opera nelle collezioni reali piemontesi è databile tra il 1829 e il 1832. |
altra localizzazione | luogo di esposizione: ITALIA, Piemonte, TO, Torino; luogo di esposizione: ITALIA, Piemonte, TO, Torino; luogo di deposito: ITALIA, Piemonte, TO, Moncalieri |
bibliografia | Calendario generale pe' Regii Stati. Pubblicato con autorità del Governo e con privilegio di S.S.R.M( 1834)p. 678; [Baudi di Vesme, Alessandro]( 1909)p. 70, n. 179; Plan, Danielle( 1930)p. 190; Castelnuovo, Enrico/ Rosci, Marco (a cura di)( 1980)I, pp. 48 |
definizione | dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | via XX Settembre, 86 |
rapporto | RAPPORTO OPERA FINALE/ORIGINALE: Stadio opera: copia, Opera finale/originale:dipinto, Soggetto opera finale/originale: Autoritratto (?)/ ritratto del pittore Antonio Vassillacchi detto l'Aliense (?), Autore opera finale/originale: Carracci Annibale, Data |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Omodeo, Christian; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Gabrielli, EdithLanzoni, Alessandra; Aggiornamento-revisione: Cermignani, Davide (2013), S67, Funzionario responsabile: Gabrielli, Edith, Referente scientifico: Lanz |
anno creazione | 2012 |
anno modifica | 2013 |
latitudine | 45.068981 |
longitudine | 7.684929 |