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bene culturale | scultura, elemento d'insieme, In alto |
soggetto | ritratto di Benedetto Odescalchi |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00034634 - 1 |
localizzazione | Italia, Piemonte, NO, Novara |
datazione | sec. XIX terzo quarto; 1862 (post) - 1862 (ante) [analisi stilistica; documentazione] |
autore | Albertoni Giovanni (1806/ 1887), |
materia tecnica | marmo bianco di Carrara/ intaglio/ scultura |
misure | alt. 124, largh. 60, prof. 30, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
dati analitici | Il busto ripropone le fattezze del benefattore; è collocato su un basamento a rocchetto con modanature. E'rivolto frontalmente e volge lo sguardo a sinistra; è volumetricamente ben definito, con abiti ecclesiastici; l'assialità della scultura è accentuata dal rigido profilo dell'allacciatura, dalla barba, dai baffi e dal naso imponente. Sul capo è un berretto modellato con morbide pieghe.Soggetti profani. Personaggi: Benedetto Odescalchi. Abbigliamento religioso. |
notizie storico-critiche | Il vescovo novarese Benedetto Odescalchi, dal 1676 eletto pontefice con il nome di Innocenzo XI, è ricordato tra i benefattori in adempimento alla delibera del 1848 (commentata nella scheda cartacea n.4) per avere lasciato all'Ente ospedaliero gli emolumenti a lui serbati dalla mensa episcopale (G. B. Morandi - S. Ferrara, L'Ospedale Maggiore della Carità di Novara. Memorie storiche, Novara 1907, p. 106). Nato a Como il 19 maggio 1611 all'ecclesiastico fu affidata la diocesi di Novara il 4 aprile 1650; tale incarico fu da lui svolto fino al 1656, anno in cui fu sostituito dal fratello Giulio Maria. A Novara l'Odescalchi lasciò poche opere, anche se importanti e significative: fra queste la più emergente è l'erezione a sue spese della cupola dell'antico duomo, completata dalle decorazioni di Montaldo (G. Barlassina - A. Picconi, La diocesi di Novara nelle sue parrocchie e coi suoi vescovi, Estratto da "Novara sacra" 1925-1933, pp. 665-666; "Novara Sacra" 1979, p. 24). L'iscrizione apposta internamente al bordo del busto assegna l'esecuzione allo scultore valsesiano Giovanni Albertoni, pensionato del Collegio Caccia, attivo a Novara intorno alla metà del XIX secolo ed autore anche del busto precedentemente schedato a cui si rimanda per le notizie biografiche. Il busto dell'Odescalchi appartiene alla piena maturità artistica dell'Albertoni: il complesso decorativo dell'Ospedale, anche grazie alla presenza di questo artista, si colloca al di sopra delle griglie del provincialismo e della ripetizione troppo impoverita dei modelli, legandosi ad un concetto decorativo che trova origine in modelli culturali piuttosto aggiornati. La formazione accademica dell'Albertoni imprime un carattere di aulicità alle realizzazioni marmoree del cortile dell'Ospedale che si caratterizzano per la loro nitidezza ed il rigore volumetrico, per il sobrio equilibrio chiaroscurali e per una rigida impostazione frontale. |
bibliografia | Morandi G. B./ Ferrara S.( 1907)p. 106; Novara Sacra( 1979)p. 24; Barlassina G./ Picconi A.( 1925-1933)pp. 665-666 |
definizione | scultura |
regione | Piemonte |
provincia | Novara |
comune | Novara |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Mongiat E.; Funzionario responsabile: Venturoli P.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Marino L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Marino L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1984 |
anno modifica | 2006 |