dati analitici | Il personaggio è raffigurato stante: corpo lievemente ruotato verso sinistra, volto rivolto verso l'osservatore. Porta capelli corti di colore grigio; indossa l'uniforme di colore blu dalla quale fuoriesce l'alto colletto bianco della camicia e la cravatta. Sul petto sono appuntate la medaglia dell'ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro, le placche dell'ordine della SS.ma Annunziata, dell'ordine di S. Gennaro e dell'ordine militare di Savoia. Al collo i collari della SS.ma Annunziata e Toson d'oro. Ai fianchi una sciarpa dorata; calzoni affusolati bianchi.Sulla spalla sinistra è posto il manto regale. La mano sinistra si appoggia su poltrona con il bracciolo dorato rivestita di velluto rosso, mentre la destra tiene l'elsa della spada ornata di fiocchi dorati. Sulla sinistra, in secondo piano, su un tavolo sul quale è posto un cuscino di velluto rosso sono collocati la corona reale e il bastone del comando. Lo sfondo è caratterizzato da una tenda rossa e, sulla destra, alcune architetture.Soggetti profani. Ritratti. Personaggi: Carlo Felice di Savoia. Abbigliamento: alta uniforme; manto regale. Interno. Mobilia: tavolo; poltrona. Oggetti: tenda; cuscino; bastone del comando; corona. Armi: spada. |
notizie storico-critiche | Nessuna informazione significativa circa la provenienza dell'oggetto, documentato sin dalla campagna di inventariazione del 1928, di cui non conosciamo l'elenco manoscritto, nelle raccolte della Provincia di Torino è stata reperita nei dati d'archivio. Appare da escludersi l'appartenenza dell'opera alle raccolte Dal Pozzo, dal momento che nessun ritratto risulta indicato nell'elenco degli oggetti acquistati dall'Ente, unitamente al palazzo, nel 1940. Potrebbe trattarsi di uno dei ritratti presenti nell'inventario, parzialmente conservatosi, degli elementi d'arredo presenti nel Palazzo delle Segreterie di Stato all'atto di acquisto da parte della Provincia di Torino nel 1886, ove sono menzionate ben due tele con l'effigie di Carlo Felice. Indubbiamente, il dipinto fa riferimento a prototipi elaborati nell'ambito della produzione di corte, come attesta la presenza di tipologie simili, quanto meno per l'attenta resa dei tratti del volto del sovrano (Torino, 1765-1831), identificabili, per quanto attualmente noto, in una litografia del Toschi (1823 ca.) su disegno di Angelo Boucheron (Torino, ca. 1776-1859), artista di vari interessi e largamente attivo per la corte, e di quella stampata dal de Ducarme su disegno del ritrattista Matteo Picasso (Recco/GE, 1794-Genova, 1879), F. Mazzocca, schede 296 e 297, in Cultura Figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna (1773-1861), catalogo della mostra (Torino, maggio-luglio 1980) Torino, 1980, vol. I, pp. 297-298; A. Cifani, P. E. Fiora di Centocroci, F. Monetti, La quadreria e gli ambienti aulici di Palazzo Cisterna, Torino, 1996, VIII. A quest'ultimo appare molto vicina, infine, una tela conservata in Palazzo Reale a Torino (inv. 6631), C. Bertana-G. Cambursano (a cura di), Iconografia e collezionismo sabaudi, catalogo della mostra (Torino, Palazzo Reale, 21 dicembre 1982-31 gennaio 1983), Torino, 1983, p. 40, mentre una vera e propria replica, seppure di qualità decisamente inferiore, proveniente da collezione privata, e di ridotto formato (cm. 30x45), è stata pubblicata recentemente da F. Febbraro, L'ascesa al trono di Carlo Felice, in P. Dragone (a cura di), Pittori dell'Ottocento in Piemonte. Arte e cultura figurativa 1800-1830, Torino, 2002, p. 234. |