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bene culturale | dipinto |
soggetto | RITRATTO DI COSIMO I DE' MEDICI |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00067695 |
localizzazione | Italia, Toscana, LU, Luccavia Galli Tassi |
contenitore | palazzo, Palazzo Mansi, via Galli Tassi, Museo Nazionale di Palazzo Mansi, Sala prima, parete laterale sinistra |
datazione | sec. XVI ; 1547 (ca.) - 1547 (ca.) [documentazione] |
autore | Agnolo di Cosimo detto Bronzino (1503/ 1572), |
materia tecnica | tavola/ pittura a olio |
misure | alt. 106, largh. 82, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero della Pubblica Istruzione |
dati analitici | Sullo sfondo di un loggiato coperto da una cortina, sta il Duca Cosimo I, vestito di corazza, a 3/4 di figura; tiene in mano l'elmo; ha al collo l'ordine del Toson d'oro, ricevuto nel 1546; al lato sinistro una simbolica pianta di alloro. Colori argentei, con punte di rosso. Cornice sagomata liscia e dorata, decorata con le sei palle dell'impresa medicea.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Il Milanesi, commentando un passo del Vasari (VII, 597-98) in cui questi parla di un ritratto del duca in età giovanile 'armato tutto d'arme bianche e con una mano sopra l'elmo' faceva riferimento ad una lettera del pittore al maggiordomo Pier Francesco Riccio (Gaye n. CCXXXIII) datata da Poggio a Caiano il 22/8/1545, ed identificava il ritratto citato con questo di Lucca, ritenuto prototipo di una lunga serie (sono almeno sei gli esemplari di alta qualità, a non contare le derivazioni ad affresco e le miniature). Il Gamba (1925), invece, metteva in discussione l'ipotesi precedente, riservando la priorità, tanto qualitativa che temporale, all'esemplare nella Galleria degli Uffizi, in questo seguito dalla maggior parte della critica (Mc Comb 1928; Becherucci 1944; Emiliani 1960) che al più riconosceva nelle copie di bottega la sporadica collaborazione del maestro. In realtà ad un attento esame del problema non è possibile ritenere il dipinto a Lucca una replica o copia dell'esemplare degli Uffizi, in quanto i due dipinti sono diversi. Il primo è probabilmente quello citato nella lettera al Riccio ed eseguito, appunto, nel 1545 (infatti non figura al collo dell'effigiato l'insegna del Toson d'oro) ed è il prototipo di una serie che comprende, tra le altre, la replica a Pitti. Il secondo, invece, fu dipinto dopo il 1546 (data del conferimento dell'ordine) ma non molto dopo tale anno (il duca vi appare non più che trentenne); si differenzia dall'altro per l'impostazione della figura, che è di 3/4, per la presenza a destra delle allegoriche foglie di alloro, ecc.; costituisce a sua volta il prototipo originale di un'altra serie che comprende, tra le altre, le repliche di Kassel e Toledo (Ohio). |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze |
bibliografia | Becherucci L.( 1944)p. 271; n. 34; Emiliani A.( 1960); Baccheschi E.( 1973); Borella G./ Giusti Maccari P.( 1993); Vasari G.( 1879-1885)vol. VII, pp. 598 e sg.; Gaye G.( 1840)II, p. 33; Venturi A.( 1901-1940)IX, 6, (1933); p. 73 n.; Gamba C.( 1925-1926)V; |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Lucca |
comune | Lucca |
indirizzo | via Galli Tassi |
ente schedatore | S39 |
ente competente | S39 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Ciardi R. P.; Funzionario responsabile: Caleca A.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Tramontano T. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1977 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.842214 |
longitudine | 10.505064 |