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bene culturale | dipinto |
soggetto | RITRATTO DI DONNA IN FIGURA DI SANTA CATERINA D'ALESSANDRIA |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00067685 |
localizzazione | Italia, Toscana, LU, Luccavia Galli Tassi |
contenitore | palazzo, Palazzo Mansi, via Galli Tassi, Museo Nazionale di Palazzo Mansi, Salone, parete di fondo |
datazione | sec. XVII ; 1605 - 1605 [iscrizione] |
autore | Salimbeni Ventura detto Bevilacqua (1568/ 1613), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 126, largh. 98, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero della Pubblica Istruzione |
dati analitici | La figura della santa evidentemente ispirata a un ritratto è seduta, in atto di leggere un libricino, e sorregge con l'altra mano la palma, appoggiandosi alla ruota. E' vestita di un ricco lampasso giallo a fiori bianchi; il busto è coperto da una stoffa di colore azzurro e da una camicia a righe rosse ed azzurre. Sullo sfondo a sin., nello spazio aperto da una cortina di colore verde cupo, si intravede il martirio della santa. Ricca cornice intagliata e dorata con foglie d'acanto, della fine del Seicento.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Il dipinto impressionò per la sua eleganza pittorica già il Voss (1920) ed anche il Venturi (1934) si soffermava a notare in questa 'aristocratica figura' il panneggio 'che fascia l'agile forma senza aderire, senza stringere, sfiorandola appena', osservando giustamente che 'tutto il valore dell'opera consiste in un virtuosismo cromatico raffinato e freddo, in uno studio di superfici accarezzate e di gesti preziosi, in un trionfo di vanitosi incanti' così che la figura appare quasi come una lontana progenitrice di una Recamier o di una Paolina Borghese. Più pertinenti considerazioni dal punto di vista stilistico sono state fatte più recentemente dallo Scavizzi (1959) che concorda col Venturi nell'osservare il tono freddo dei colori e delle luci, fatto che dimostra la recente conversione del Salimbeni al luminismo, ed il permanere di soluzioni ancora sostanzialmente di compromesso rivelate 'dalla indecisione di abbandonare le falcate e piatte superfici, e la curiosità nel seguire le variazioni sottili dell'ombra e della luce'. Il dipinto fu donato nel 1848 da Leopoldo II d'Asburgo Lorena e giunse a Lucca nel 1861. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze |
bibliografia | Venturi A.( 1901-1940)vol. IX: 7, pp. 957, 1094ss., n. 1129; Campetti P.( 1909)p. 69; Voss H.( 1920)pp. 5, 22; Scavizzi( 1959)v. X, 2-3, p. 126; Belli Barsali I.( 1970)p. 95; Borella G./ Giusti Maccari P.( 1993)p. 269 n.19; Betti P.( 1994)pp. 143, 145 |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Lucca |
comune | Lucca |
indirizzo | via Galli Tassi |
ente schedatore | S39 |
ente competente | S39 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Ciardi R. P.; Funzionario responsabile: Caleca A.; Aggiornamento-revisione: Guarraccino M. (1998), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Tramontano T. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1977 |
anno modifica | 1998; 2006 |
latitudine | 43.842214 |
longitudine | 10.505064 |