dati analitici | Il dipinto, entro ricca cornice in legno intagliato e dorato, ritrae un uomo in armatura, con bastone del comando e manto rosso foderato di pelliccia di ermellino. La cornice non è pertinente alla tela ma è stata adattata con l'aggiunta di telaio ligneo verniciato di grigio.Ritratti: Francesco Stefano duca di Lorena.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: civile, Identificazione: Ordine cavalleresco del toson d'oro, Posizione: indossato dal personaggio, Descrizione : pendente con vello d'oro, |
notizie storico-critiche | Il dipinto nel 1966 si trovava al piano terreno, nella seconda camera da letto dell'Appartamento della Regina, nel 1911 al terzo piano, nel Magazzino detto "La Quagliera", e nel 1881 nei "Regi Guardamobili = al piano terreno del Real Palazzo Vecchio". Fino al 1911 la tela era priva di cornice, poi adattata e collocata come sovrapporta sull'apertura che dalla Galleria delle battaglie immette al corridoio adiacente alla cappella della Sindone, come indica l'iscrizione presente sul telaio "App.to Quadri Moderni/ Sopraporta della Galleria/ Battaglie alla Galleria/ SS. Sindone ". Nell'inventario più antico è citato un ulteriore numero vecchio, *42bianco, al momento non riconducibile ad alcun registro del Palazzo. Anche la sigla sul retro, "C. C./ S. 2.a/ 99"?, non trova una corrispondenza precisa, forse legata alla Casa Carignano.Il dipinto secondo l'iscrizione sul retro e le descrizioni inventariali raffigurerebbe Francesco Stefano, duca di Lorena Toscana (Lunéville 8 dicembre 1708 - Innsbruck 18 agosto 1765), nominato governatore d'Ungheria nel 1732. Il 12 febbraio 1736 sposò a Vienna Maria Teresa d'Austria, dando inizio alla casa di Asburgo-Lorena, e nel 1737 divenne granduca di Toscana dopo gli accordi politici seguiti alla guerra di successione polacca in base ai quali la regione italiana fu ceduta in compenso del ducato di Lorena-Bar, dato in permuta dalla Francia al re di Polonia Stanislao Leszczynski. Nel 1745 fu incoronato imperatore del Sacro Romano Impero col nome di Francesco I (cfr. P. Bellucci, "I Lorena in Toscana. Gli uomini e le opere", Firenze 1984, p. 24; L. Laureati - l. Trezzani, "Il patrimonio artistico del Quirinale. Pittura antica. La quadreria", Milano 1993, pp. 244-245). Per confronti si rimanda a due ritratti nella Galleria degli Uffizi (cfr. "Gli Uffizi. Catalogo Generale", Firenze 1979, p. 676 cat. n. Ic533 di Martin van Meytens e p. 751 cat. n. Ic980 di Gabriello Mattei) e a due in Palazzo Reale attribuiti ad ambito francese con datazione al 1737-1745, nella camera ultima dell'Appartamento di Madama Felicita (catalogato da S. Ghisotti con n. 00201040), e secondo quarto del XVIII secolo, nella sala della colazione al primo piano (catalogato da P. Manchinu con n. 00201092). Il personaggio porta le insegne del Toson d'oro, l'ordine cavalleresco istituito il 10 gennaio 1430 a Bruges da Filippo detto il Buono duca di Borgogna. Nel 1700 sorsero alcune dispute circa il diritto di conferire quest'ordine tra Carlo VI, che nel 1713 si dichiarò il solo Gran Maestro dell'Ordine, e Filippo V. Le questioni "continuarono tra l'imperatore Francesco I di Lorena e il re Ferdinando VI di Spagna, non avendo ottenuto un esito soddisfacente, i sovrani .... conservarono, ciascuno per conto proprio, il diritto di conferire quest'Ordine eccelso ... La decorazione consiste ... in una gran collana d'oro, composta di acciarini in forma di B (per la Casa di Borgogna) e di pietre focaie, da cui escono scintille; e al basso della collana pende un vello (tosone) d'oro. Quest'Ordine si può portare anche alla bottoniera dell'abito, appeso ad un nastro rosso color fuoco" (cfr. L. Cappelletti, "Storia degli ordini cavallereschi esistenti, soppressi ed estinti presso tutte le nazioni del mondo", Livorno 1904, pp. 45-48). L'identificazione del personaggio non è certa dal momento che i dati stilistici, seppur difficilmente valutabili per il cattivo stato di conservazione della tela, fanno propendere per una datazione precoce non concordante con i dati biografici di Francesco Stefano. L'etichetta sul retro inoltre indica, oltre al nome del personaggio, la qualifica di "Governatore de' Paesi Bassi", carica mai ricoperta dal duca di Lorena mentre un altro personaggio legato alla corte sabauda fu governatore delle Fiandre, dal 1714 al 1724: il principe Eugenio di Savoia-Soisson (Parigi 18 ottobre 1663 - Vienna 21 aprile 1736). L'identificazione con Eugenio, da valutare dopo il restauro, sarebbe storicamente possibile, dal momento che fu insignito dell'ordine del Toson d'oro nel 1684 da Carlo II re di Spagna (cfr. "La toison d'or. Cinq siècles d'art et histoire", catalogo della mostra, Bruges 1962, p. 48 n. 539). |